Sono una decina in tutto le partite di basket il cui esito sarebbe stato condizionato grazie all'intervento di arbitri compiacenti che avrebbero seguito le indicazioni del Comitato italiano di categoria. E' quanto emerge dall'inchiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria che ha portato all'emissione di misure interdittive nei confronti degli ex vertici del Comitato italiano arbitri. I primi fatti reato, secondo quanto riferito dagli investigatori, sarebbero stati commessi in occasione di un incontro svoltosi a Reggio Calabria nel settembre del 2007 per il quale sarebbe stato designato un arbitro compiacente. Per questa specifica partita la Procura di Reggio Calabria ipotizza il reato di abuso d'ufficio. Le indagini prendono in considerazione, inoltre, incontri svoltisi successivamente in Toscana, Umbria e Sicilia il cui esito sarebbe stato condizionato grazie ad arbitraggi pilotati. Per questi ultimi fatti il reato ipotizzato nell'inchiesta è quello di frode sportiva. Condividi