PERUGIA - E' stato presentato pubblicamente questa mattima, alla presenza della Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, l'accordo tra le societa' 'Ebm' di Foligno, e la 'Ital Tbs', entrambe leader in Italia ed in Europa nel settore dell'ingegneria clinica.
"Un accordo industriale - ha sottolineato la governatrice dell'Umbria - realizzato in questo periodo storico, caratterizzato da una grave crisi economica e che vedra' nascere in Umbria, a Foligno, la sede operativa del piu' grande gruppo italiano specializzato nel settore dell'ingegneria clinica, e in particolar modo gestione e manutenzione di apparecchiature biomediche".
"Un fatto di cui compiacersi" ha detto la Presidente Lorenzetti che ha spiegato come questo accordo, che ha visto la partecipazione attiva di Gepafin, la finanziaria regionale "creera' effetti molto positivi sull'economia regionale perche' questa sinergia produrra' 'valore' non solo in termini di mercato, ma anche di qualificazione degli addetti e dara' un contributo notevole al sistema sanitaria nazionale".
"Se poi si considera che l'intera operazione e' stata realizzata senza un centesimo di debito - ha proseguito -, si comprende quanto essa sia importante, soprattutto in una fase difficile e delicata come quella che stiamo vivendo. E' questo anche un segnale di fiducia. Si tratta di un accordo coerente con la stessa linea di intervento scelta dalla Regione Umbria, all'indomani della crisi economica quando nel varare il pacchetto di aiuti straordinari per cittadini e imprese, si e' sostenuto che al tempo stesso non si dovevano assolutamente abbandonare le politiche ordinarie di sostegno alle imprese che, come in questo caso, potevano contare su solide basi di mercato e dunque andavano sostenute nei loro progetti di crescita e sviluppo".
Ital Tbs e Ebm hanno deciso di accorpare in un'unica societa' le loro attivita' di ingegneria clinica in Italia. A tal fine 'Ital Tbs' ha preliminarmente concluso un aumento di capitale di 13,6 milioni di euro e Gepafin, nel dicembre 2008, ha perfezionato un'operazione di partecipazione al capitale sociale di 'Ebm', con un investimento di 1.500.000 mediante utilizzo dei fondi 'Ati Prisma'.
L'importo complessivo del deal ha una dimensione di circa 16 milioni di euro, parte cash e parte in concambio delle azioni della capogruppo. L'operazione e' primariamente finalizzata a favorire una estensione e un miglioramento qualitativo dei servizi ai clienti in Italia e, conseguentemente, comportera' l'introduzione di diverse sinergie e integrazioni operative tra le due societa', senza peraltro prevedere alcuna riduzione di personale, intese a offrire al mercato maggiori risorse, sia professionali che economiche, a supporto di un costante processo di aggiornamento e innovazione in ambito tecnico, commerciale e operativo.
In Italia 'Ebm', al termine del processo di integrazione tra le due strutture, che si prevede di portare a termine entro il prossimo mese di giugno, avra' un'importante quota del mercato dei servizi integrati di ingegneria clinica, sara' presente in oltre 100 aziende ospedaliere, Asl e Irccs di quasi tutte le regioni italiane. La nuova realta' industriale, che sara' il leader assoluto nel mercato italiano, operera' con il marchio 'Ebm' e disporra' di una quota di mercato ampiamente superiore al 30%.
Disporra' di circa 650 addetti, di cui 400 tecnici specialistici e 100 ingegneri clinici e biomedici, di 75-80 milioni di euro il volume di affari atteso. Circa 500.000 apparecchiature biomediche gestite e 150.000 gli interventi di manutenzione correttiva stimati ogni anno.
In particolare, per il coordinamento e l'ottimizzazione di tutte le attivita' tecniche, sono state introdotte 6 macro-aree geografiche e, per la supervisione e il supporto all'operativita' di tutti i presidi, sono stati definiti 25 centri operativi.
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