CASCIA- Verranno presentate a Sant'Anatolia di Narco le "Carte turistìche delle passeggiate e delle escursioni in Valnerina"Un prodotto nuovo ed innovativo, nel quale vengono descritti 45 percorsi effettuabili a piedi o in bicicletta, per un totale di oltre 350 Km, tra i comuni della Valnerina.
Il Servizio Turistico ha così risposto ad un’esigenza esplicita della domanda turistica della Valnerina, più volte manifestata sia agli operatori della ricettività locale sia al personale della rete informativa territoriale. Le carte sono state realizzate per diventare uno strumento di orientamento e di scoperta della Valnerina semplice, chiaro ed efficiente, grazie al quale tutti coloro che amano muoversi a piedi o in bicicletta, soprattutto i meno esperti, possano farlo in estrema sicurezza. Il Servizio Turistico ha tenuto, cioè, in considerazione che i visitatori della Valnerina sono costituiti prevalentemente da famiglie, gruppi di amici, singoli che ricercano nelle Passeggiate una piacevole distrazione e un momento di relax, senza dover affrontare sentieri estremi e che richiedano una specifica preparazione fisica. Ogni percorso, non a caso, non supera i 10 km di lunghezza, anche per venire incontro alle esigenze di chi visita la Valnerina per un weekend.
Le Carte delle Passeggiate, ad ogni modo, propongono anche escursioni più impegnative e fuori dai sentieri più battuti per i tanti appassionati del trekking che già da anni hanno scelto la Valnerina come meta dei propri viaggi. Ad ispirare il Servizio Turistico nella realizzazione di tale prodotto anche l’esigenza di far riscoprire e rivalorizzare il paesaggio della Valnerina, attraverso l’utilizzo della viabilità secondaria, costituita da carrarecce, strade sterrate ed asfaltate, mulattiere e sentieri, ancora ben ampiamente utilizzata, che permetterà al visitatore di conoscere anche le realtà territoriali meno note e trascurate dai tradizionali circuiti turistici.
Non dimenticando che il paesaggio può essere, per chi ne conosce l’alfabeto, un libro aperto sul quale si sono stratificati i depositi della storia e degli avvenimenti, il Servizio Turistico ha affiancato alle mappe di tali passeggiate una serie di schede didattiche che spieghino tale linguaggio e aiutino nella lettura e nella scoperta del patrimonio artistico, storico e religioso della Valnerina.
I percorsi sono stati raggruppati in tre macro ambiti, ai quali corrispondono le differenti carte: il Casciano, il Nursino e la (Bassa) Valnerina. Le 3 carte delle “Passeggiate in Valnerina”, ideate e realizzate dal Servizio Turistico della Valnerina in collaborazione con la Comunità Montana Valnerina, il Consorzio BIM “del Nera e del Velino”, la Coop. Sociale Incontro B e la Cooperativa Montepatino, sono state già presentate al pubblico all’inizio del mese con un road show tenutosi a Roma presso il centro commerciale Cinecittà2.
La mostra del Giardinaggio e del Florivivaismo, in corso dall’1 al 3 maggio, costituirà un’altra importante occasione per presentare al grande pubblico questo nuovo prodotto che rappresenta, tra l’altro, uno strumento appetibile per tutti gli operatori della ricettività della Valnerina i quali possono, in tal modo, offrire un servizio ulteriore ai propri ospiti. La presentazione delle Carte è prevista per sabato 2 maggio alle ore 17.30 presso lo splendido complesso dell’Abbazia dei Santi Felice e Mauro.
Provate un po' a mettervi nei panni di chi, a venti giorni di distanza dal sisma che ha distrutto l'Aquila e la sua provincia, non sa ancora nulla del familiare disperso. Di lui si sono perse le tracce e la tanto efficiente Protezione Civile italiana non da fornire loro alcuna risposta certa. E' probabile che il suo corpo sia ancora sepolto sotto una montagna di macerie, ma le ricerche sono state da tempo sospese ed i parenti sono ovviamenti disperati. Anche questi casi fanno parte del bilancio del sisma e non si tratta di roba da poco perché mancano all'appello ancora più di cinquanta persone i cui nomi sono tuttora iscritti nell'elenco dei dispersi. Hanno provato a cercarli fra gli sfollati nelle tendopoli, anche fra quei poveretti che con il sisma hanno perduto perfino la loro identita, ma tutto è stato vano: sono svaniti nel nulla.
Fra loro figurano anche alcuni studenti che risiedevano prevalentemente all'Aquila, ma i loro nomi sono "top secret", né la Protezione Civile, né tanto meno i carabinieri sono autorizzati a fornirli ai giornalisti e neppure il numero esatto. Si tratta di dati "riservati", come se fosse un secrato di stato. Intanto, quasi ad attutire l'effetto della notizia, questi cittadini dei quali non si hanno più notizie, anziche "dispersi" vengono appellati come "persone non ancora rintracciate", il che non consola affatto parenti, amici e conoscenti che seguitano a chiedere notizie di loro. Né vale la pena rivolgersi ai tanti "centralini istituzionali" che risultano perennemente intasati.
Per cercare di dare loro una mano l'Associazione Codici, una onlus, ha istituito una sala operativa a Pescara per raccogliere le segnalazioni di dispersi e qualche buon risultato l'hanno ottenuto, se è vero che, grazie al passa parola, nei giorni passati almeno una ventina ne sono state rintracciate, avevano trovato rifugio in qualche campo, segno evidente che i censimenti din qui effettuati registrato vistosi buchi. Ma deìgli oltre 50 rimasti non si hanno ancora notizie: almeno rimane però la speranza di ritrovarne altri e, perché no, anche tutti.
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