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Pubblichiamo una lettera aperta che Renzo Zuccherini, direttore de “La Tramontana”, ha indirizzato al Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i consiglieri comunali di Perugia: "Sig. Presidente del Consiglio Comunale, Sig.ri Consiglieri, a seguito dell’ennesima occupazione delle due principali piazze cittadine (tra il 19 e il 22 marzo 2009) da parte di enormi strutture di una manifestazione commerciale, che impattavano pesantemente sulla godibilità e fruibilità del complesso monumentale e sulla stessa vivibilità urbana, sul giornale in rete La Tramontana (www.latramontanaperugia.it) è stata lanciata una proposta, che riguarda la Piazza intesa nel senso storico, cioè le attuali Piazza IV Novembre, Piazza della Repubblica, Piazza Matteotti, Piazza Danti: facciamo della Piazza una zona franca della cultura e della partecipazione, come è stato fatto per la Sala dei Notari; vietiamo in Piazza ogni installazione: palchi, strutture, bancarelle, amplificazione, chioschi; eliminiamo dalla Piazza tutte le manifestazioni, salvo quelle di alto livello politico o culturale; d’ora in avanti, la Piazza sia restituita alle sue funzioni storiche, cioè la funzione politica, la funzione culturale, la funzione turistica, la funzione commerciale diffusa (quella del piccolo commercio e degli esercizi pubblici). E’ una proposta che mira non solo a rispettare il luogo, ma soprattutto a rispettare i cittadini e i loro bisogni (quelli veri, non quelli indotti dalla grande distribuzione): la socialità, la cultura, la partecipazione, la bellezza. La proposta non vuol certo impedire la realizzazione di manifestazioni commerciali, che hanno la loro ragion d’essere, e nemmeno pretende la loro delocalizzazione in altre aree della città (come del resto avviene per altre, pur importanti, manifestazioni): chiede perlomeno il rispetto dei luoghi simbolici più importanti sia per lo spirito civico di Perugia, che per importanti attività commerciali e ricettive (bar, pubblici esercizi, ristoranti, piccolo commercio, attività turistiche) che non solo non si avvantaggiano di tali iniziative, ma anzi ne sono danneggiate. Vi sono, anche nel centro storico, luoghi e ambienti che possono tollerare per brevi periodi una utilizzazione anche per iniziative come quella di cui parliamo, senza impattare sul delicato equilibrio architettonico, civile, turistico e commerciale dell’area della Piazza storica. Alla proposta aderirono subito, con entusiasmo, circa un centinaio di persone, che hanno scritte lettere piene di indignazione per l’uso improprio della Piazza, ma piene anche di attente e intelligenti proposte, frutto di autentico attaccamento alla città e di comprensione della sua storia civile e democratica. Le lettere, di cui raccomandiamo la lettura, sono pubblicate sul nostro sito. Ricordiamo che tra le adesioni alla proposta figura anche quella del Presidente del Consiglio Comunale. In considerazione delle dimensioni dell’adesione alla proposta, che ha avuto carattere spontaneo e non è stata supportata da strumenti organizzativi (vedi: raccolta di firme), pure previsti dallo stesso Statuto comunale, chiediamo al Consiglio Comunale di trasformare la volontà dei cittadini in una norma regolamentare definitiva, con una Delibera che sarebbe salutata come un atto di liberazione e di speranza. Riteniamo che questo potrebbe essere un bel modo per concludere, con un gesto di apertura al futuro, il vostro mandato di Rappresentanti eletti dei cittadini di Perugia". Condividi