Inutile un parco nazionale tra le colline alto tiberine
PERUGIA – “Un parco nazionale a cavallo tra l’Umbria, le Marche e la Toscana è inutile. È l’ennesimo carrozzone pensato per creare poltrone lautamente pagate”. È quanto dichiara il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega) che annuncia la presentazione di una interrogazione in merito al progetto che verrà illustrato a Pietralunga il 12 luglio prossimo dal comitato promotore del Parco nazionale del Catria, Nerone e Alpe della Luna.
Per Mancini si tratta di un “progetto che ingesserà il nostro Appennino, produrrà vincoli e bloccherà lo sviluppo di un territorio enorme, con evidenti ricadute sui territori circostanti. E per questo numerose associazioni venatorie, gli imprenditori agricoltori e altri soggetti interessati, sono molto preoccupati. Stando alle nostre fonti si tratta di un Parco nazionale del Catria, del Nerone e dell’Alpe della Luna, grande circa 32mila ettari di terreno che coinvolgerà 20 comuni, tra cui Pietralunga, Montone e Città di Castello, quattro provincie e tre Regioni. Un progetto enorme di cui la cittadinanza è stata a malapena coinvolta, e i rappresentanti istituzionali totalmente lasciati fuori dalla questione. Questo ai miei occhi è l’ennesimo inutile carrozzone pensato da qualche burocrate del Pd, spavaldo e convinto che il 4 marzo sia stata solo una brutta nottata. Non è infatti automatico e scontato che costituendo parchi si forniscono attrattive e volani certi per lo sviluppo. Se si vuole risollevare questa Regione occorre investire sulle infrastrutture, sui treni, su un aeroporto funzionante, scommettendo su politiche di marketing mirate e serie, di certo non promuovendo la Val d’Orcia in Toscana su depliant umbri, come è accaduto alla recente Mostra del Turismo di Rimini”.
“Certa politica di sinistra - prosegue Mancini - non smette mai di ragionare sulle terre di altri cittadini o di proprietà collettive; supina a decisioni calate dall’alto senza concertazione con le comunità, già sottoposte a vincoli su aree già tutelate in quanto zone di protezione speciale o siti d’interesse comunitario, dove habitat e specie sono tutelati dalla Rete Natura 2000. Insomma – conclude – diciamo ‘No’ a diventare delle riserve. Per questo sottoporrò il progetto ai parlamentari della Lega. Si pensi, piuttosto, a remunerare il lavoro dei nostri agricoltori e dei nostri boscaioli che preservano un territorio bellissimo senza l’assistenza di blasonati seggioloni da Parco”.

Recent comments
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago