scuola infanzia.jpg
PERUGIA - Chi pensava che la scuola dell’infanzia si fosse salvata dagli attacchi dei Ministri Gelmini e Tremonti si sbagliava di grosso. I numeri si commentano da soli. Nella provincia di Perugia per l'anno scolastico 2009/2010 si contano 14.650 bambini iscritti con un aumento di 1.138 unità rispetto all’anno 2008/2009. Ma i posti in organico assegnati sono esattamente gli stessi di quelli già funzionanti per l’anno in corso, ovvero 1.131. Il decreto interministeriale sugli organici - informa la Funzione Pubblica Cgil - è già pesantemente intervenuto innalzando a 28 unità il numero massimo di alunni per sezione, ma nonostante ciò nella provincia restano in lista di attesa ben 435 bambini, tutti rigorosamente nel pieno diritto di accedere alla scuola, visto che sono tutti bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre 2009, quindi non ci sono tra loro i cosiddetti “anticipatari”. Ci sono località della provincia con una lista di attesa corrispondente anche a due sezioni in più: è il caso del comune di Umbertide, con una lista di attesa di 43 bambini, o di quelli di Corciano con 40, Deruta con 30, Ponte San Giovanni con 28, Trevi con 24, Spoleto con 18, solo per citare i più consistenti. Non è possibile garantire il funzionamento delle sezioni già attivate in organico di fatto e quindi attualmente funzionanti, per cui ci saranno famiglie il cui figlio al momento frequenta una sezione che potrebbe non ripartire! Si è veramente raschiato il barile chiedendo addirittura alle Direzioni Didattiche di verificare la effettiva frequenza in orario pomeridiano dei bambini iscritti, così da poterli raggruppare e recuperare un posto (es. in due sezione si assegnerebbero due docenti il mattino e una di pomeriggio). Questa operazione ci trova assolutamente contrari perché, irrispettosa della didattica, si disconosce completamente il ruolo formativo della scuola dell’infanzia e le si attribuisce una funzione residuale di badantato. Condividi