L'Immigrazione Africana e la nostra grande ipocrisia.
di Leonardo Caponi.
“Pietà l’è morta” è uno dei canti della Resistenza italiana che adottava a parole di pace e speranza una vecchia aria militare. Ha ragione Papa Francesco. Nella ricca (per pochi) Europa e nel mondo occidentale, scompare l’umanità e i valori della solidarietà Come spiegare l’agitazionismo allarmistico, in un periodo di non emergenza, dei governanti italiani e il fatto che il vertice dei capi di stato Ue si accapiglia su un dramma umano che strappa la vita a tanti poveri disgraziati, bambini e adulti, trattandolo come un freddo problema matematico e finanziario. A sentire Salvini c’è da rabbrividire. Quelli sfidano i viaggi della morte, annegano in mare e per loro “è finita la pacchia”; vengono a fare lavori che gli italiani non fanno più e a che condizioni, pagano al fisco molto più di quello che ci costano e però chiudiamo i porti e ributtiamoli a mare; le ong, che hanno svolto un lavoro inestimabile, vengono trasformate, in una scellerata generalizzazione, in organizzazioni criminali.
E’ insopportabile (ed economicamente imbecille) il retropensiero incoffessabile degli egoisti che pensano che l’Europa e l’occidente debbano chiudersi dentro una fortezza di relativo benessere, impedendone ai poveri l’accesso. Non si possono muovere i capitali e tenere ferme le persone.
Ora, fermo restando che bisogna essere in sintonia col popolo, raccogliere le sue paure e la domanda di sicurezza, farlo in modo equilibrato senza eccitarne gli istinti brutali e regolare in maniera conseguente l’immigrazione, avremmo bisogno prima di tutto noi stessi, i “ricchi” del pianeta, di guardarci allo specchio e svelare la nostra grande ipocrisia. L’Africa è ridotta allo stremo (come altre aree del mondo) non per colpa sua. E’ così in conseguenza, in passato, della dominazione coloniale e neocoloniale e oggi dello sfruttamento da parte delle società multinazionali occidentali che hanno rapinato e rapinano risorse e ricchezze di quel continente. Per fare questo i dominatori del passato e del presente hanno mantenuto o messo al potere, con ricatti economici e colpi di stato, dittatori e governi incapaci e corrotti che negano alle loro popolazioni diritti ed emancipazione.
Perché Hollande (presidente francese) volle abbattere Gheddafi? Per difendere i diritti umani? Non scherziamo! Questi diritti non valevano quando la Libia prestava danaro alla Fiat o alle banche europee?! Quante royalty lasciano i grandi i gruppi che detengono concessioni per oro, diamanti, metalli preziosi? Niente o quasi. E perché le multinazionali dell’alimentazione ogni anno cambiano le formule chimiche dei fertilizzanti di frutti tropicali per impedire che possa nascere una produzione locale? Siamo popoli strani: prima produciamo miseria e poi pretendiamo che le vittime rimangano buone nella loro disperazione.

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