Egle Priolo
PERUGIA – Cinque rotatorie, nuova segnaletica orizzontale e verticale, miglioramenti alla canalizzazione del traffico e anche una galleria. La messa in sicurezza del tratto stradale che collega lo svincolo di Pierantonio sulla E45 e quello di Mantignana di Corciano sul raccordo Perugia-Bettolle potrebbe avere queste caratteristiche. Almeno secondo lo studio di fattibilità commissionato dalla Banca di credito cooperativo di Mantignana alla società Georileva e allo studio Stigea. Poco più di venti chilometri, quelli tra Mantignana e Pierantonio, tristemente famosi per il notevole numero di incidenti, addirittura superiori alla media regionale.
“A seguito delle crescita demografica della zona e dei crescenti e gravi incidenti occorsi in quel tratto di strada (su cui ogni giorno transitano 20.000 autoveicoli e circa 4.000 camion) – ha spiegato Antonio Marinelli, presidente della Bcc di Mantignana, durante la presentazione dello studio -, che sono costati la vita anche ad alcuni residenti del territorio in cui operiamo, il consiglio di amministrazione ha ritenuto necessario commissionare questo lavoro per apportare alcune varianti atte a diminuirne il grado di pericolosità”.
L’istituto, infatti, fa sapere come l’iniziativa sia stata assunta per contribuire fattivamente “all’adozione di interventi solleciti e risolutivi, anche perché la Bcc ha, tra le sue finalità statutarie, quella di promuovere lo sviluppo socio-economico del territorio in cui opera, favorendo quindi la presenza di infrastrutture adeguate e sicure”. Uno studio di fattibilità, partito anche dall’acquisizione dei dati risultanti da un precedente lavoro compiuto dall’Università degli studi di Perugia su input dell’amministrazione provinciale, in cui sono stati individuati i tratti maggiormente a rischio, nonché una serie di interventi che vertono alla messa in sicurezza e alla fluidificazione del tracciato.
“Le soluzioni proposte – hanno confermato Stefano Cassarini, ingegnere di Stigea, e Michele Leandri, geometra di Georileva – prevedono interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria, partendo dalla rilevazione della pericolosità della strada ai piedi di Pieve del vescovo e del tratto tra Antognolla e Pierantonio. Per la prima parte, abbiamo pensato ad un miglioramento dell’immissione della strada proveniente da Corciano, mediante la rettifica del tracciato e la realizzazione di una rotatoria. Per la seconda, invece, si potrebbe ipotizzare la realizzazione di una galleria naturale di circa 1,1 chilometri, che taglierebbe e circuiterebbe una curva molto pericolosa. In mezzo a questi due tratti critici, e precisamente sulle intersezioni del bivio di Mantignana, dell’innesto all’abitato mantignanese, dei bivi per Colle Umberto, Colle del Cardinale e San Giovanni del Prugneto, andrebbero realizzate delle rotatorie a largo raggio, che per loro natura accentuano l’attenzione alla guida e quindi la sicurezza. In località Maestrello, invece, abbiamo pensato ad un semplice miglioramento della canalizzazione del traffico. Per quanto riguarda, infine, la manutenzione ordinaria si dovrebbe rivedere la segnaletica orizzontale e verticale e rinnovare, dove rovinate, le barriere metalliche di protezione, mentre le rotatorie potrebbero essere ‘abbellite’ in modo da ridurne l’impatto ambientale”.
Costi stimati, circa 35 milioni di euro, tra eventuali espropri e oneri di sicurezza, di cui chiaramente la voce maggiore sarà quella per la realizzazione della galleria, che potrebbe imporre una spesa più o meno di 16 milioni, mentre ogni rotatoria costerà tra i 400mila euro e il milione.
Dell’importanza del progetto, “che dovrebbe poter essere inserito tra le priorità della programmazione provinciale e regionale”, hanno parlato anche il vicepresidente della Provincia di Perugia, Palmiro Giovagnola, e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giuseppe Mascio.
“Sono chiare le esigenze di ammodernamento – ha ribadito Giovagnola – e questo studio sarà per noi una spinta e uno stimolo, anche se è chiaro come sia un investimento che da soli non potremmo sostenere e che dovrà prevedere fondi regionali”.
“La domanda che dovremmo porci – ha sostenuto Mascio – è se sia giusto che un tratto così rilevante per la viabilità, anche in vista del progetto del Nodo di Perugia e della sua importanza dal punto di vista del traffico nazionale, debba essere di competenza provinciale. Dobbiamo quindi trovare un percorso tra le istituzioni per modificare questa situazione. È una necessità del territorio e si deve iniziare a pensarci”.
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