PERUGIA - "Mettendo a frutto solo il 20 percento delle risorse comunitarie di cui potrebbe disporre, la Regione Umbria si dimostra incapace di dare risposte a settori chiave dell'economia e della società umbra". Lo afferma il portavoce delle opposizioni di centrodestra a Palazzo Cesaroni, Marco Squarta, commentando i dati della Banca d'Italia relativi all'utilizzo dei fondi europei da parte della Regione.

"Secondo i dati della Commissione europea – osserva Squarta - a dicembre 2017 i fondi impegnati in progetti avviati, o in fase di avvio, ammontano al 20 per cento della dotazione totale: ultimi in Italia, ben al di sotto della media delle altre Regioni".

Il consigliere chiede che sia il Comitato per il controllo e la valutazione a "fare luce su questa anomalia, che priva gli umbri di sostegni economici importanti nel sociale come nello sviluppo economico e che rende vana l'assegnazione di un budget comunitario così rilevante. L'attivazione del Comitato – conclude - sarà solo il primo passo per fare chiarezza su questa situazione".

La replica della presidente Marini non si è fatta attendere e con una nota assicura che "La Regione Umbria ha pienamente utilizzato i cicli della programmazione comunitaria settennale realizzando addirittura il cosiddetto 'overbooking', anticipando cicli di programmazione successiva, come nel caso del Psr, ottenendo per ciò 'premialità', vale a dire risorse in più rispetto a quelle approvate dalla Commissione Europea. Così come nell'attuale ciclo settennale siamo impegnati per la piena realizzazione di tutta la programmazione di cui beneficiano e beneficeranno le imprese ed i Comuni, svolgendo anche un ruolo di supporto alle amministrazioni comunali”.

"La Regione Umbria non spreca – sottolinea ancora Marini - e non ha mai sprecato i fondi comunitari". "Per il solo Feasr - spiega - con cui si finanzia il Piano di sviluppo rurale che ha la dotazione finanziaria più consistente, l'Umbria ha raggiunto al 31 dicembre 2017 il 100% degli obiettivi di spesa, in anticipo di un anno".

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