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Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista Stefano Vinti interroga la Giunta per sapere se sia stato effettivamente adottato il Regolamento di competenza regionale inerente il ‘fascicolo’ del fabbricato, cioè quel documento che attesta lo stato di costruzione e di conservazione degli immobili, finalizzato ad individuare le situazioni di rischio degli edifici e a programmare interventi di ristrutturazione e manutenzione per migliorare la qualità e la sicurezza dei fabbricati. Il documento è infatti previsto dall’articolo 39 bis della legge regionale “1/2004 - Norme per l’attività edilizia”, che ha introdotto la raccolta dei dati del fabbricato e dispone che la Regione, con apposito regolamento e sentito il Consiglio delle autonomie locali, provvede a definire le modalità con le quali i Comuni raccolgono i dati su ogni singolo fabbricato. Considerata la grave situazione emersa in seguito al recente fenomeno sismico che ha colpito l’Abruzzo, “provocando ingentissime perdite in termini di vite umane a causa dello stato fatiscente o non adeguato agli standard minimi di sicurezza degli edifici, sia privati che pubblici”, Vinti vuole sapere “se sia stato adottato in Umbria il suddetto Regolamento di competenza regionale e, in caso negativo, quali siano i motivi della mancata adozione dello stesso”. Nel ricordare che “il fascicolo del fabbricato ha come finalità primaria la tutela dell’incolumità dei cittadini, oltre alla salvaguardia del patrimonio immobiliare”, il capogruppo di Rifondazione comunista ha presentato in data odierna una interrogazione alla Giunta regionale dell’Umbria. IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE INTERROGAZIONE su iniziativa del Consigliere regionale Stefano Vinti avente ad oggetto: “Adempimenti in capo alla Giunta regionale in relazione all’art. 39-bis della legge regionale 18 febbraio 2004, n. 1, recante: «Norme per l’attività edilizia»”. CONSIDERATI i recenti fenomeni sismici che hanno riguardato la Regione Abruzzo, provocando ingentissime perdite in termini di vite umane a causa dello stato fatiscente o non adeguato agli standard minimi di sicurezza degli edifici, sia pubblici che privati; CONSIDERATE le caratteristiche del territorio regionale umbro, e tenuto conto degli eventi calamitosi che si sono verificati nel tempo, con riguardo, in particolare, ai gravi fenomeni sismici che nel 1997 hanno investito la nostra Regione e la Regione Marche; CONSIDERATO che la diffusione della cultura della prevenzione dei rischi, l’adozione di norme specifiche, nonché l’applicazione di sistemi tecnici di prevenzione adeguati, costituiscono i migliori strumenti per evitare o, quantomeno, minimizzare i rischi connessi ai fenomeni sismici; RICORDATO che la Regione Umbria nel 2004, ponendosi in tale prospettiva, ha approvato la legge regionale 3 novembre 2004, n. 21, recante: “Norme sulla vigilanza, responsabilità, sanzioni e sanatoria in materia edilizia” che all’art. 44 ha modificato la legge regionale 18 febbraio 2004, n. 1, recante: “Norme per l’attività edilizia” introducendo l’art. 39-bis rubricato “Raccolta dei dati del fabbricato”; CONSIDERATO che il cd. “fascicolo del fabbricato” risulta essere un utile strumento per il monitoraggio dello stato di conservazione del patrimonio edilizio, finalizzato ad individuare le situazioni di rischio degli edifici e a programmare, nel tempo, interventi di ristrutturazione e manutenzione per migliorare la qualità e la sicurezza dei fabbricati; CONSIDERATO, infatti, che il “fascicolo del fabbricato” ha come finalità primaria la tutela dell’incolumità dei cittadini, oltre alla salvaguardia del patrimonio immobiliare; CONSIDERATO, tuttavia, che l’art. 39-bis della sopra citata legge regionale n. 1/2004 dispone che la “Regione con apposito regolamento, sentito il Consiglio delle Autonomie locali, provvede a definire le modalità con cui i comuni raccolgono i dati su ogni singolo fabbricato, con particolare riferimento ai titoli abilitativi, alle conoscenze dell'area di sedime, alla sicurezza degli edifici, compresa la presenza di materiali inquinanti o pericolosi e al contenimento dei consumi energetici, tenendo anche conto dell'epoca di realizzazione degli edifici medesimi”; PRESO ATTO, pertanto, che il Regolamento regionale costituisce il presupposto fondamentale e indispensabile in base al quale i comuni potranno raccogliere i dati relativi a ciascun fabbricato; SI INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE 1)Per conoscere se sia stato adottato il Regolamento di competenza regionale previsto dall’art. 39-bis della legge regionale 18 febbraio 2004, n. 1, recante: “Norme per l’attività edilizia”; 2)Per conoscere, in caso negativo, quali siano stati i motivi della mancata adozione del sopra citato Regolamento. Il Consigliere regionale Stefano Vinti Perugia, 23 aprile 2009 Condividi