“Il Consiglio Provinciale, andato deserto per la seconda volta in due giorni, conclude nel peggiore dei modi la più travagliata consiliatura degli ultimi 50 anni della Provincia di Perugia. Anche oggi, i consiglieri di maggioranza, facendo mancare il numero legale, hanno sfiduciato il Presidente Cozzari. In discussione, proprio oggi, il suo "bilancio di mandato", atto che avrebbe dovuto suggellare cinque anni di amministrazione di sinistra”.
L’affermazione è del gruppo PDL alla Provincia che stamani, nel Palazzo dell’Ente, ha tenuto una conferenza stampa convocata a seguito del “duro attacco fatto dal Presidente Giulio Cozzari il quale - commentano i consiglieri PDL - togliendosi alcuni sassolini dalle scarpe, apostrofava in maniera pesante il comportamento del PD che avrebbe a suo dire, scaricato sulle sue spalle tutta la responsabilità della squallida vicenda di appaltopoli”.
“Adesso il PDL, unito e compatto, ha avuto il riconoscimento di ciò che da tempo sosteneva – sono le parole dei consiglieri di Pdl - e cioè che il Presidente fosse ostaggio della maggioranza. E ce lo siamo sentito riconoscere dal Presidente stesso che con le sue dichiarazioni ha riconfermato il fatto che siamo di fronte ad un’armata brancaleone che da quando è nata ha galleggiato nell’amministrare il quotidiano. Dopo appaltopoli, avevamo chiesto a Cozzari di dimettersi ma lui è rimasto per ‘difendere le Istituzioni’. Per poi venire ripagato dalla sua maggioranza, non apertamente, ma con attacchi nelle sedi di partito, dimostrando così la scarsa attenzione della sinistra verso le Istituzioni. La stessa maggioranza che ha sfiduciato il Presidente ha adesso il coraggio a ripresentarsi per ricandidare gli stessi uomini. La Provincia, in questi ultimi 5 anni di amministrazione, è come il Titanic che affonda, mentre Cozzari dirige un’orchestra stonata. E’ ora di dire basta e di avere il coraggio di cambiare”.
“Una completa mancanza di senso istituzionale da parte della maggioranza di centro sinistra – è stato ribadito dai consiglieri PDL - anzi un’appropriarsi delle Istituzioni. La maggioranza ha disconosciuto completamente l’operato del Presidente Cozzari e della sua Giunta, chiara espressione di quegli stessi partiti che oggi lo abbandonano. Ancora una volta siamo costretti ad assistere al solito balletto delle posizioni dove la maggioranza amministra l’Ente attraverso i suoi esponenti e poi ne disconosce l’operato”.
“Una situazione kafkiana – proseguono – quella che si è registrata, come un litigio fra coniugi, una lite in famiglia. Non si può considerare l’Istituzione come casa propria. Il Presidente è ostaggio della maggioranza perché non ha avuto il suo partito rappresentato all’interno della Istituzione e per andare avanti ha subito ricatti dalla maggioranza: è lì che si è subito lo strappo. Rimane il nostro impegno forte. Abbiamo fatto un lavoro incredibile, non facendoci sfuggire mai nulla. Ma il nostro lavoro non è stato ricambiato da un pari impegno della maggioranza . Negli ultime tre anni non si è potuto fare nulla a causa di continui veti e controveti”.
“Scorrette e non rispettose di se stesso” sono state definite le affermazioni del Presidente dagli altri consiglieri presenti. “Ha fatto l’ostaggio perché aveva la sua convenienza per farlo – è stato detto – una brutta figura. Il Presidente Cozzari ha pagato per una maggioranza non coesa e ha subito ricatti dai partiti che gli hanno imposto i vari personaggi. Questo è un momento di tristezza per i cittadini. La Provincia è un soggetto appaltante e con funzioni operative e come ente operativo, se amministrato bene, può dare i suoi frutti”. “Stiamo buttando giù un programma – hanno concluso i consiglieri PDL - con cui ci presenteremo ai cittadini e che riguarda tutte le deleghe della Provincia. Siamo certi che l’elettorato non sarà nuovamente disposto a chiudere gli occhi e che saprà facilmente individuare quelle che sono le responsabilità di gestione diretta dell’ente e che non si farà nuovamente prendere in giro da chi amministra per 5 anni e poi disconosce il proprio operato”.
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