di Giovanni Dozzini.

Il Pd e i suoi megafoni mediatici, dopo aver contribuito a trasformare la Libia in un enorme campo di concentramento e aver compresso i diritti dei richiedenti asilo in Italia e aver provato a farci credere che in fondo grazie a questo quella dei migranti stava smettendo di essere un'emergenza, e dopo aver preso sbalorditivamente atto che sacrificare la vita e la dignità di migliaia di persone non era servito a racimolare i voti sperati, dopo tutto ciò, con portentosa disinvoltura, hanno quindi cominciato a ergersi a difensori dei poveri uomini neri che adesso si troveranno in balia di un governo pericoloso e razzista e para-fascista, lo stesso governo la cui esistenza il Pd avrebbe potuto scongiurare se solo non avesse calcolato, con la proverbiale maestria nell'elaborare calcoli politici dimostrata in questi ultimi cinque anni, che gli sarebbe invece convenuto lasciare ai 5 Stelle l'unica scelta di allearsi con Salvini e le sue bestiali truppe d'assalto.

E cerco almeno un po' di imbarazzo nelle facce di questa gente, che per ragioni a me oscure continua a volersi proporre come unica classe dirigente affidabile del Paese, ma incredibilmente non riesco proprio a trovarcelo.

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