di Nicola Bossi
Quasi dodici anni dopo gli umbri che nel 1997 furono vittima del terremoto - 12 i morti allora, una ventina i comuni interessati - saranno chiamati a restituire la busta pesante concessa dal Governo come incentivo per la ripresa economica e delle famiglie dopo il sisma.
Una notizia che trova conferma direttamente dall'Agenzie delle entrate che ha "pubblicato il modello da utilizzare per la definizione agevolata dei versamenti non effettuati a causa degli eventi sismici del 1997 in Umbria". La modulistica - con relative istruzioni – è disponibile sul sito internet dell’agenzia delle Entrate
www.agenziaentrate.it.
Non ha dunque sortito nessun effetto la lettera inviata dai Governatori di Umbria e Marche al Ministero del Tesoro dove si richiedeva un ulteriore proroga della restituzione di tasse e balzelli per via della grave crisi economica che ha colpito proprio le ex zone terremotate. In questa parte di centro-italia alla crisi dell'edilizia e della ceramica si è aggiunta anche la chiusura dell'Antonio Merloni, industria che dava lavoro a 4mila dipendenti del posto.
La restituzione della busta pesante, secondo l'agenzia delle entrate, è comunque a trattamento agevolato e "prevede il versamento del 40% delle somme ancora dovute, al netto quindi dei pagamenti già effettuati, senza sanzioni e interessi, con possibilità di rateizzare in 120 quote mensili di pari importo da corrispondere entro il giorno 16 di ciascun mese a decorrere da giugno 2009".
Il modulo, una volta compilato e sottoscritto, dovrà essere presentato, entro il 16 giugno 2009, direttamente (o spedito con raccomandata) all'ufficio dell'agenzia delle Entrate competente per territorio alla data del terremoto, conservandone una copia.
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