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CITTA' DI CASTELLO - Un’anticipazione de “L’arte è mobile” è già visibile in Piazza Matteotti: gli stendardi e le foto della mostra “Piazza d’arte” sono stati collocati nei piani alti di Palazzo Bufalini e del Palazzo del Podestà, svelando una delle novità che la manifestazione tifernate ha introdotto in “Percorsi simultanei”, il programma degli eventi collaterali. Arti visive e fotografia insieme per sperimentare qualcosa di inedito, sotto il segno del mobile in stile, che ha ispirato le didascalie a colori dei ritratti in bianco e nero. Piegati nelle smorfie o compresi in pose solenni, i protagonisti sono concittadini, amici, sodali o semplici muse dei fotografi: “Ognuno” dicono Elena Zanchi, Silvia Checconi e Luca Morganti,i tre giovani emergenti curatori dell’evento “ha accettato di fare un passo indietro e questo intreccio di forme, linee e regole, è il risultato che abbiamo ottenuto, mettendo insieme 14 fotografi e 14 artisti. Per l’occasione abbiano usato la riproduzione digitale di tutti i materiali, grazie all’alta tecnologia di un’azienda tifernate, che ha reso possibile questa soluzione all’avanguardia per fedeltà delle caratteristiche e adattabilità agli ambienti esterni”. I fotografi di “Piazza d’arte” sono Amedeo Bulher, Chiara Burzigotti, Serena Franchi, Walter Lazzerini, Stefano Giogli, Paolo Ferrera, Enrico Milanesi, Marco Milanesi, Francesca Meocci, Pina Petricci, Laura Rebiscini, Dante Renzacci, Marcello Volpi. Gli artisti: Ornella Baldicchi, Centovalli, Silvia Checconi, Mario Diotalevi, Andrea Lensi, Liobi, Matteo Ferri, Fabio Mariacci, Elio Mariucci, Luca Morganti, Giampaolo Tommassetti, Van Ozer, Elena Zanchi, Bruno Zieger. L’idea trova una sua ideale corrispondenza in “Artefare”, collettiva allestita nelle sale del Quadrilatero, al di qua delle finestre decorate che si sporgono sulla piazza della città. L’una e l’altra nascono da intuizioni di Elio Mariucci, presente al Quadrilatero, insieme a Luca Baldelli, Fanette Cardinali, Mario Diotalevi, Antonella Farsetti, Kiki Fleming, Fabio Mariacci, Gino Meoni ed Eleonora Urbani. Nomi che ricorrono perché ormai costituiscono una comunità artistica ed umana, molto presente nella vita culturale di Città di Castello. A Palazzo Bufalini propongono una selezione di arte applicata, oggetti comuni, pensati come arte, ma fatti per essere usati. Per vederli in questo caso sarà necessario attendere l’inaugurazione ufficiale de “L’arte è mobile”, venerdì 24 aprile alle ore 18.00 in Piazza Matteotti. Condividi