Mario Bravi
Segretario Generale Camera del Lavoro Perugia
La FIOM insieme alla CGIL Nazionale, hanno giustamente denunciato il tentativo, messo in atto dal ministro del welfare Sacconi di stravolgere il testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che rischia di bloccare tra l’altro anche il processo in atto alla Thyssen Krupp di Torino.
E’ bene che tutti sappiano che un rischio equivalente riguarda anche il processo relativo alla Umbra Olii di Campello, rispetto alla strage avvenuta il 25.11.2006 e dove il procedimento penale, dopo vari tentativi di rinvio e dopo il tentativo barbaro di rivalersi sull’unico superstite e sui familiari delle vittime, dovrebbe partire il 24.11.2009.
Le misure previste dall’attuale Governo sono infatti del tutto incoerenti con la normativa sulla sicurezza, concordata con il sindacato, approvata nel 2007 dal Governo Prodi.
Il decreto di Sacconi modifica il testo unico su aspetti rilevanti e sostanziali puntando sostanzialmente ad una depenalizzazione per quanto riguarda i manager e i responsabili datoriali, con il risultato oggettivo di scaricare le responsabilità sull’ultimo anello della catena cioè i lavoratori, che, come tutti possiamo purtroppo verificare, sono quelli che subiscono incidenti e spesso sul lavoro perdono anche la vita.
Come Camera del Lavoro di Perugia esprimiamo solidarietà ai familiari delle vittime della Thyssen Krupp di Torino, che giustamente si sono rivolti al Presidente della Repubblica Napolitano, per invitarlo ad assumere un’iniziativa forte contro le misure del Ministro Sacconi, in netto contrasto con i positivi e costanti interventi del Quirinale sulla questione “sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Al processo di Torino i familiari delle vittime hanno scritto su un cartello “NON UCCIDETELI UNA SECONDA VOLTA!”. Questo vale anche per i 4 morti della strage di Campello.
Per questo invitiamo tutte le forze politiche ad assumere un’iniziativa perché il testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non venga stravolto e perché, come ha sottolineato il Segretario Generale della CGIL Guglielmo Epifani, il Governo accolga le sollecitazioni critiche del procuratore di Torino, Dott. Raffaele Guariniello, che ha invitato il Governo a non stravolgere il testo unico.
Come sulla Thyssen, ANCHE SU CAMPELLO GIUSTIZIA DEVE ESSERE FATTA! LO DOBBIAMO ALLA MEMORIA DI QUEI 4 LAVORATORI!
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