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Anche in questa tornata elettorale la 'tradizione' di candidare in Europa personaggi noti della società civile è stata rispettata. Dai centristi dell'Udc alla sinistra e passando quindi per l'Idv, le liste dei partiti dell'opposizione pullulano di non-politici. Piuttosto scienziati, magistrati, avvocati, sindacalisti, filosofi, scrittori e via dicendo. I centristi di Pier Ferdinando Casini hanno scelto di seguire questa linea anche per il ruolo di capolista: nel Nord Ovest, ad esempio, la lista dell'Udc sarà guidata da Magdi Cristiano Allam e al Centro da Gianni Rivera. Diversa la scelta di Idv e Sinistra e Libertà dove saranno, rispettivamente, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola a fare i capolista e sfidare quindi Silvio Berlusconi che ha deciso di guidare il Pdl in tutte le circoscrizioni. Ma nell'Italia dei Valori non mancano gli outsider della politica con l'ex pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, il filosofo Gianni Vattimo, l'esperto di droga e mafia Pino Arlacchi, Sonia Alfano, figlia del giornalista ucciso dalla mafia, il giornalista Carlo Vulpio, l'ex hostess Alitalia Maruska Piredda, nota per la sua battaglia contro Cai e Berlusconi. Lo stesso vale per le due liste di sinistra. Con Sinistra e libertà (che raccoglie Sd, Verdi, socialisti, e il Movimento per la sinistra di Vendola) c'è ad esempio Giuliana Sgrena, la giornalista del 'Manifesto' rapita nella primavera del 2005 da un gruppo di fondamentalisti a Baghdad, in Iraq e rilasciata dopo alcuni giorni, purtroppo con conseguenze drammatiche per Nicola Calipari, l'agente dei servizi che era riuscito a liberarla. Nell'altra lista dei sinistra, quella di Pdci-Prc insieme all'Associazione Socialismo 200 di Cesare Salvi e a Consumatori uniti, ci sono l'europarlamentare uscente Vittorio Agnoletto e l'astrofisica Margherita Hack. Infine, per quanto riguarda l'Udc, al Sud c'è Vittorio Sgarbi. Nelle liste dell'Italia dei Valori c'è anche il filosofo Gianni Vattimo. "Sono un cattolico e un comunista", ha detto al momento dell'annuncio ufficiale della candidatura Vattimo, già senatore indipendente nelle fila dei Ds. "Sono quello che si definisce un cattocomunista. Comunque sono un credente e anche se provengo da una cultura e da un'educazione cattolica, mal sopporto le ingerenze delle gerarchie vaticane nella laicità dello Stato". Dalla sinistra a un partito d'ordine come l'Idv. Perché? "Innanzitutto -ha spiegato Vattimo- non sono più tanto convinto che questa sinistra abbia più tante chanches di resistere. Troppi personalismi e poca opposizione. L'Idv, invece, è l'unica vera opposizione alla deriva berlusconiana. Quindi non ci vedo alcuna incoerenza". Nelle file dell'Idv c'è un altro personsaggio proveniente dalla Quercia ovvero l'ex parlamentare del Pds, Pino Arlacchi: "Ho accettato la candidatura dell'Idv perché ho fatto della verità, della giustizia e della lotta alla criminalità la mia ragione di vita -ha spiegato- l'Idv è un partito che non ha paura di dire come stanno le cose, non ha paura di rischiare e di lottare". L'esperienza del Pd, Arlacchi se l'è gettata alle spalle. Nell'Idv c'è anche l'ex parlamentare del Prc e sindacalista della Fiom, Maurizio Zipponi. "Siamo nel mezzo di una crisi economica terribile -ha dichiarato- che il governo sta cercando con tutti i mezzi di minimizzare. Solo riconoscendone le dimensioni, l'Italia sarà in grado di affrontarla. Altimenti rischia di pagare, anzi di farla pagare ai lavoratori e alle fasce più deboli della società, a caro prezzo". I centristi hanno messo in campo l'ex direttore del Corriere della Sera, Magdi Cristiano Allam. "Sono candidato nella circoscrizione Nord Ovest. Ho accolto favorevolmente la rischiesta dell'Udc" perché, ha spiegato, "abbiamo delle ispirazioni cristiane comune. In particolare, condividiamo la cultura delle radici cristiane per l'Europa. Ritengo che le realtà politiche presenti oggi a destra e a sinistra siano delle realtà fluttuanti e fortemente deficitarie sul piano dei valori. Quei valori che oggi più che mai è necessario mettere al centro di un progetto di riforma etica della cultura politica". Al Sud invece l'Udc schiera Vittorio Sgarbi, attualmente sindaco di Salemi. "Considero l'impresa di Pierferdinando Casini coraggiosa ed eroica -ha detto- non solo perché da sempre condivido con lui l'avversione al bipartitismo e ritengo necessario il modello elettorale in cui ognuno valorizza la propria differenza in prospettiva di alleanza con affini o volti a progetto politico comune. Ma Casini ha conservato la propria autonomia e ha orgogliosamente difeso il centro". Quanto alla sinistra nella lista guidata da Vendola ci sono il coordinatore del Partito socialista Marco Di Lello, l'ex presidente della Provincia di Napoli Dino Di Palma, i consiglieri regionali Antonella Cammardella (area vendoliana), Michele Ragosta (Verdi) e Angelo Giusto (Sd) dovrebbero essere in lista, insieme ai deputati europei uscenti: Monica Frassoni dei Verdi, Roberto Musacchio (area vendoliana), il segretario di Sinistra democraticva Claudio Fava (Sd), Umberto Guidoni, l'astronauta ex Pdci, i socialisti Alessandro Battilocchio e Pia Locatelli. Dall'altra parte con l'accoppiata Pdci-Prc ci saranno Cesare Salvi, Vittorio Agnoletto e l'astrofisica Margherita Hack. Condividi