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PERUGIA – Se a Orvieto la Stelle poteva considerarsi abbastanza al sicuro da brutte sorprese, a Spoleto proprio non c’è gara, almeno stando al sondaggio commissionato dal Corriere dell’Umbria alla SWG Srl. Il candidato del Pd Daniele Benedetti, che è sostenuto direttamente anche da Rifondazione Comunista, Partito Socialista e Sinistra e Libertà, oltra che da una lista civica, guida largamente la classifica dando un distacco incolmabile (20 punti) al suo più diretto inseguitore, il candidato del centro destra Angelo Loretoni. Ancora più addietro gli altri 5 candidati (almeno per il momento perché potrebbero aumentare ancora), fra i quali il solo Sergio Gruifoni, sostenuto dalla Lista Civica Prima Spoleto, otterrebbe un risultato apprezzabile. Ma, per meglio intenderci occorre far parlare le cifre che al momento sono le seguenti: Daniele Benedetti viene dato fra il 49 e il 53%; Angelo Loretoni fra il 29,5 e il 33,5%: Sergio Grifoni fra il 5 e il 7%; Leodino Galli (Udc) fra il 3 e il 5%; Carmelo Parente (Lista Civila Spoleto a 5 stelle) fra il 2 e il 4%; Moreno Gervasi (Lista Civica Spoleto Futuro) fra il 2 e il 4%; Aurelio Fabiani (Associazione culturale Casa Rossa) fra lo 0,5 e l’1,5%; Altri 0,3-0,7%. Né le cose cambiano di molto se si vanno a prendere i pronostici dei vari partiti in lizza, poiché a quelli che sostengono direttamente Benedetti viene assegnata una forbice che va da un minimo del 46% ad un massimo del 50%, che se il partito maggiore, il Pd (35-39%) perderebbe in maniera consistente rispetto alle ultime politiche, allorché raccolse il 43,1%, ed ancora di più rispetto alle comunali del 2004, allorché i partiti che oggi vi si riconoscono si erano assestati al 49,4%. Ciò che manca per fare maggioranza viene però assicurato da Rifondazione Comunista (2-4%), Partito Socialista (3,5%) e Sinistra e Libertà (0,3-0,7%). Ma non finisce qui perché ci sono anche da considerare gli eventuali apporti dei Comunisti Italiani (0,3-07%), Verdi (0,3-0,7%) e Italia dei Valori (2-4) che porterebbero lo schieramento ad un totale di 50-54%, quindi al livello, più o meno, delle recenti politiche (50,2%). Nell’altro campo il Pdl viene dato al 30-34%, contro il 36,9% che Forza Italia e An avevano messo insieme alle politiche. In calo anche la Lega Nord (0-3-0,7% rispetto all’1,4 delle politiche) come pure La Destra (0,5-1,5% contro il 3,9% delle politiche). A compensare il tutto dovrebbe pensarci una lista civica a sostegno di Loretoni che viene data al 2-4%. Percentuali considerevolmente inferiori sono state assegnate alle liste minori, con l’Udc che in questo caso è data al 3,5-5,5% rispetto al 4,6% delle politiche e al 6,6% delle precedenti comunali. Netto anche il vantaggio del centro sinistra fra gli elettori, più giovani avendo dichiarato di preferire questo schieramento il 65% di quelli compresi nella fascia d’età 18-34 anni; il 58% di quelli fra i 35-44 anni; il 51% di quelli fra i 45-54 anni, contro rispettivamente, il 30, il 37 e il 35% del centro destra. Un po’ più equilibrato il rapporto nelle fasce d’età più elevante, mantenendo comunque il centro sinistra un buon margine di vantaggio: fra i 55-64 anni 48% contro 35%; oltre i 64 anni 43% contro 40%. Decisamente vecchio il voto per l’Udc al quale viene assegnato addirittura uno zero per centro fra i più giovani, mentre fra gli over 64 si attesterebbe al 10%. Qui la nostalgia per la vecchia Dc gioca evidentemente un ruolo. Le liste civiche stentano fra i giovani, mentre contano più proseliti fra i 55-64enni (15%) e fra gli over 64 (7%). Infine gli indecisi, che sarebbero il 17% del totale, cifra di una certa consistenza, ma non tale da far sperare gli schieramenti dati per perdenti nella possibilità di un recupero, tanto più che anche fra questi il centrosinistra viene dato in vantaggio (30% delle preferenze espresse, contro il 25% per il centro destra e il 13% per il centro). Il restante 32% non sarebbe infine collocabile. Condividi