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di NIcola Bossi C'è chi passeggiava in centro, chi andava a fare shopping e chi invece copriva tutti restando in Ospedale. L'inchiesta sull'assenteismo portata avanti dai Nas e dalla Procura di Perugia si è ufficialmente chiusa: 57 avvisi di conclusione indagini sono stati inviati a medici, tecnici e infermieri che operavano all'Ospedale ex Silvestrini di Perugia. Il fascicolo della Procura di fine indagine risaltano, secondo l'accusa, diverse ipotesi di reato che vanno dalla sostituzione di persona, falsità ideologica da parte di incaricato di pubblico servizio e truffa a danno di una struttura pubblica. Il teorema dell'assenteismo si basa tutto sull'uso improprio dei cartellini che permettono di stabilire l'entrata e l'uscita di chi era in servizio alla struttura ospedaliera. Avere un complice che timbra il cartellino al posto proprio, secondo la Procura, permetteva di tenersi lontano dal posto di lavoro senza sospetti. Ma nel fascicolo della Procura si parla anche di un sistema da più parti - dei dipendenti stessi - tollerato. La conclusione dell'indagine arriva dopo un anno e mezzo dal suo avvio che aveva portato 18 dipendenti dell'ospedale perugino agli arresti domiciliari o direttamente in carcere a Capanne. Ora tutti gli indagati sono stati rimessi in libertà. L'indagine si è basata su tabulati telefonici e su le immagini di telecamere nascoste gestite dai Nas. Condividi