di Nicola Bossi
Dibattito a quattro nella trasmissione di Tef di De Bay: Boccali, Sbrenna, Spagnoli e De Paulis. Tutti aspiranti primi cittadini del capoluogo, con più o meno chance di vittoria. All'appello mancava soltanto il nome forte della Lista Grillo per Perugia. Umbrialeft ha seguito per voi tutte le fasi del dibattitto e come è suo stile ne ha fatto una sua parziale pagella.
De Paulis-Radicali (6): Il suo slang perugino-americano ricorda bei momenti del cinema di casa nostra. Ha tre punti del programma su cui punta molto e li tira fuori anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Trasparenza della macchina pubblica, più servizi pubblici e welfare per anziani, donne e famiglie in difficoltà. Sufficientemente preparato sulla città. I tempi dei grandi temi nazionali calati sul locale sono finiti.
Spagnoli-Civica (6): il più importante cognome della campagna elettorale cambia strategia nella trasmissione di Tef. Basta alzare i toni e sparare a zero, con nome e cognomi, su malaffare cittadino. Stavolta usa l'arte delle domande ironiche o con la risposta già all'interno della domanda stessa. Obiettivo mettere in difficoltà soprattuto l'amministratore Boccali. Missione parzialmente riuscita. Boccali la blocca dicendo: non è mica una giornalista è un candidato sindaco.
Sbrenna-Pdl e altri (6): Meriterebbe cinque. Ma le altre volte era andato meglio e soprattutto il suo forte sono i contatti diretti con piccoli gruppi e lobby. Quindi non va mai sottovalutato anche se i tempi delle quattro preferenze sono passati e non li ricorda più nessuno. Bene sulla sicurezza, male sullo sviluppo e il programma di rilancio della città. Il programma deve essere ancora affinato. Non basta dire ormai "loro hanno sbagliato tutto". Gli è mancato il guizzo.
Boccali-Centrosinistra (7): E' bravo nel fare delle analisi del giornalista Antonini un assist per affrontare la questione sicurezza su cui sta lavorando molto sia come assessore che come candidato. Snocciola interventi fatti e quelli da fare. Ammette che esiste un problema sicurezza, ma non è paragonabile con quello delle altre grandi città italiane. Bene su sviluppo e futuro, anche se qualche esempio pratico in più non farebbe male.
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