PERUGIA - “L'ingegner Raffaele Celia, capo compartimento Anas (Toscana-Umbria-Marche), nel corso dell'audizione di ieri a Palazzo Cesaroni, ha rilasciato alcune affermazioni a mio giudizio molto importanti”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati il quale spiega che a una sua “specifica domanda, in merito a ripetuti familismi-posti di lavoro ereditati di padre in figlio, e poi di figlio in fidanzate & affini”, Celia avrebbe risposto che “la situazione ANAS di Perugia è da attenzionare”  e che, al riguardo, avrebbe già provveduto “a inviare specifiche missive agli organi di controllo”. 

Liberati afferma poi che sarebbe stato ricordato dal capocompartimento “che, pure nel quadro di specifici accordi sindacali, nel recente passato e in altri compartimenti avrebbe trovato persino ‘un cuoco, un musicista, veterinari’, figure professionali che, con ogni evidenza, ben poco hanno a che fare con la mission istituzionale di ANAS”. 

L’esponente pentastellato aggiunge inoltre che rispondendo ad una sua domanda, Celia avrebbe risposto che, “sul caso della famigerata Terni-Rieti, di cui domani racconteremo il vorticoso crescere dei costi, il presidente della commissione di gara che assegnò l'appalto integrato (ovvero con redazione del progetto a cura dell'impresa) ha svolto poi parte significativa dei collaudi, vicenda che, come gruppo politico, abbiamo segnalato come da evitare, perché ipoteticamente c'è tutto l'interesse professionale e 'politico' a chiudere l'iter da parte di chi ha indicato l'impresa vincitrice, essendo già stato giudicato positivamente quel progetto e non altri”.
 
Secondo Liberati, “ulteriori aspetti particolarmente gravi risiedono poi nell'impossibilità di effettuare controlli h24 da parte di ANAS sull'esecuzione dei lavori, stante le note carenze di organico.  Certo – conclude il capogruppo pentastellato -, finché si continueranno ad assumere parenti & affini, peraltro spesso sotto l'ombrello dell'accordo sindacale, talora senza competenze specifiche, nessuno dovrà sorprendersi se poi una galleria chiude, un ponte crolla, le strade hanno asfalti di burro e molti appalti finiscono come finiscono”. 

 

 

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