PERUGIA - Inizia da Orvieto la pubblicazione della serie di sondaggi elettorali commissionati dal Corriere dell'Umbria in vista delle prossime elezioni amministrative di giugno. Il giornale parla di una lotta ancora serrata, con il candidato del centro destra, Antonio Concina, che insidierebbe Loriana Stella, sostenuta direttamente da una parte del centro sinistra ed in effetti il distacco fra i due non è abissale, ma pur tuttavia va considerato che le rispettive forbici non si toccano, nel senso che la percentuale massima attribuita a Concina, che è dato fra il 40 e il 44%, è chiaramente inferiore a quella minima della Stella (47,5-51%), un margine, perciò, abbastanza tranquillizzante, tanto più considerato che la campagna elettorale vera e propria deve ancora iniziare e l'esponente diessina è reduce da una tribolata fase di primarie che ha sicuramente lasciato dietro di se un bel po' di macerie da ritirare su.
Altro dato assai interessante quello relativo al gradimento dei due candidati maggiori per fasce di età: in questo caso la Stella sopravanza fortissimamente il suo avversario fra i più giovani (il 77% di quelli compresi nella fascia 18-34 anni è con lei), lasciando a Concina appena il 20%. Il rimanente se lo spartiscono i tre candidati minori. Quasi pareggio (50% contro 49%) nella fascia 35-44 anni, mentre oltre il vantaggio passa al candidato del centro destra.
Più netto il divario se si guarda agli schieramenti, poiché in questo caso, almeno stando al sondaggio, non dovrebbe esserci storia, con il centro sinistra che nel suo complesso (Pdci, Verdi e Idv compresi) si colloca fra il 53,5 e il 57,5%, ovvero 20 punti più del centro destra che viene dato fra il 33,5 e il 37,5%.
Quanto a schieramenti c'è poi da osservare che in questo caso la percentuale attribuita complessivamente alle liste minori sarebbe marginale (3-7%), ed anche i due candidati raccoglierebbero pochi spiccioli: l'affarista Giancarlo Parretti, per quanti sforzi faccia con la sua lista civica
Orvieto agli Orvietani, è dato fra il 3 e il 5%. Ancora meno per Giovanni Tonelli (2-4%).
Infine qualche considerazione sui partiti. In questo caso il Pd viene stimato fra il 35,5 e il 39,5%, sensibilmente in ribasso rispetto al 46% delle ultime politiche, mentre salirebbe la sinistra, malgrado la recente scissione che a Orvieto è stata particolarmente profonda: alle politiche aveva ottenuto appena il 2,1%, mentre adesso Rifondazione Comunista viene data al 3-5% e Sinistra e Libertà al 2,5-4,5%.
Sempre nel centro sinistra si segnala la buona tenuta del Pdci (2-4%) e dei Verdi (2-3%), mentre cresce l'Italia dei Valori (4-6%) rispetto al 2,5% delle politiche.
Nell'altro campo il Popolo della Libertà guadagnerebbe il 30-34%, in leggera flessione rispetto al 34,2% delle politiche. Ed anche l'Udc (2-3%) viene data in calo rispetto al 3,6% ottenuto alle politiche, come pure la Destra, 2-3% rispetto al 3,1 delle politiche.
Stabile, invece, la Lega Nord, che viene data fra lo 0,5 e l'1,5%, rispetto allo 0,9% delle politiche.
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