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Ostruzione dura e pura quella fatta questa mattina dagli uomini dell'opposizione in Consiglio regionale. Si possono considerare il prologo del confronto serrato che attende il consiglio sui temi della riforma dello statuto e della legge elettorale regionale infatti, le schermaglie regolamentari della tarda mattinata odierna nell'aula di Palazzo Cesaroni. Veri e propri cavilli che impediscono all'assemblea di funzionare. Il tema, sempre più rovente, è quello delle proposte di legge di riforma dello statuto. Ossia numero di consiglieri e di assessori: questioni di potere puro. Dopo il voto sulla legge per il marchio del mobile in stile, il presidente del consiglio regionale, Fabrizio Bracco, ha infatti annunciato che l'assemblea sarebbe passata a trattare due proposte di legge, una di maggioranza e l'altra di opposizione ed entrambe in prima lettura, per la riforma dello statuto nei punti che riguardano il numero dei consiglieri e quello degli assessori. Ha chiesto la parola il vicepresidente del consiglio, Raffaele Nevi (Pdl), per far presente che ''una delibera del marzo 2004 impone di trattare la materia statutaria in una seduta convocata ad hoc, in cui si parli solo di quell'argomento. Quindi oggi non ne possiamo discutere''. Ha appoggiato la richiesta di Nevi il collega di opposizione Franco Zaffini, osservando polemicamente che ''la maggioranza continua a voler procedere da sola su questa delicata materia, e continua ad accumulare figuracce e a mostrare i muscoli che non ha''. Cavilli che però colpiscono il segno e lasciano l'assemblea in un pantano. Il capogruppo Pd, Gianluca Rossi, ha definito ''grave che Nevi abbia tirato fuori oggi quella delibera e non la settimana scorsa quando è stato deciso l'ordine dei lavori odierno''. Quindi ha chiesto di chiudere la seduta di stamani e di riconvocarla per le 15 di oggi pomeriggio per trattare soltanto le due proposte di leggi statutarie. Dopo una breve sospensione, è stato Bracco a chiarire che ''la delibera citata da Nevi risale ad un periodo antecedente al nuovo statuto ed all'attuale regolamento, che non ne recepiscono i dettami''. Quindi lo stesso Bracco ha chiuso la seduta di stamani, riconvocando i lavori per le 15 odierne ''per discutere soltanto le due proposte di legge statutaria''. Condividi