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di Daniele Bovi Finiti i convenevoli, si è passati alla "ciccia", alla sostanza dei programmi e delle proposte su edilizia, minimetrò, microcriminalità e droga. Umbrialeft ha selezionato i passaggi più importanti per ogni argomento. Il primo tema trattato è stato quello dell'edilizia. Sbrenna: "Quando in una intervista di qualche tempo fa ho detto che alcuni quartieri di Perugia sono come Scampia intendevo dire che molte realtaà come Ponte San Giovanni, San Marco e Pian della Genna hanno subito un forte degrado urbanistico. Una ipervolumetria che porta con sé grandi tensioni sociali. Tensioni da cui Perugia non è certo immune. Per quanto mi riguarda dico sì al piano casa proposto dal governo proprio per il motivo che dice no alle ipervolumetrie consentendo solo piccoli interventi". Boccali: "Per quanto mi riguarda mi preme sottolineare come dalla metà degli anni Sessanta ci sia stata una larghissima condivisione delle scelte urbanistiche fatte per questa città. Se Sbrenna nella sua risposta, per quanto concerne Ponte San Giovanni si voleva riferire all'area Margaritelli-De Megni, io dico che lì è stata fatta una grande riqualificazione. Anche se non ho problemi a dire che quell'epoca è finita e che la riqualificazione della nostra città debba essere accompagnata anche dalle nuove tecnologie sul risparmio energetico. Sul piano casa, dico che le leggi della nostre regione già prevedono la possibilità di aumentare la cubatura di altri 200 metri cubi. Condivido invece la necessità di sveltire le pratiche". Condividi