Todi/ 25 aprile: Casa Pound ha imposto la marcia indietro a sindaco e assessore
TODI - Il Sindaco di Todi ha negato il patrocinio e la collaborazione alla Sezione ANPI di Todi per l’organizzazione delle celebrazioni della Festa della Liberazione. Anzi, è più giusto dire che Casa Pound Todi ha imposto al Sindaco e all’Assessore alla Cultura del Comune di Todi di fare marcia indietro.
Fino al 19 aprile scorso, secondo quanto ricostruito nel comunicato dell’ANPI di Todi, entrambi avevano avviato la collaborazione per l’organizzazione del 25 Aprile 2018 dando disposizione agli Uffici di predisporre tutto quanto necessario per lo svolgimento della manifestazione, come avveniva da anni, come è avvenuto anche durante il primo mandato del sindaco Ruggiano, tra il 2007 e il 2012.
Improvvisamente, (o forse, dopo aver ricevuto “l’ordine” su Facebook da chi ritiene ancora di ispirarsi al fascismo), l’Amministrazione fa dietro front e (sull’attenti!) comunica che“l’ Amministrazione Comunale ha inteso predisporre un programma delle celebrazioni, che sia quanto più istituzionale possibile, evitando, quindi, di aderire a programmi e celebrazioni che abbiano una impostazione di parte”.
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia conserva e rinnova la memoria della resistenza, vi aderisce chi ha partecipato direttamente alla guerra partigiana contro il nazifascismo, per la liberazione dell’Italia, coloro che hanno contribuito a ridare al nostro paese la libertà e a far nascere la Repubblica e la democrazia impedendo il ritorno della tirannia.
I partigiani diedero un contributo fondamentale alla liberazione dell’Italia, furono di parte, perché scelsero da che parte stare. Erano di diversa estrazione culturale e politica, erano socialisti, comunisti, cattolici, liberali, azionisti, stavano tutti dalla stessa parte. Si batterono per l’unità della Nazione, perché l’Italia ritrovasse la sua dignità e rinascesse libera e democratica.
Chi aderisce all’ANPI si riconosce nei valori della Costituzione Italiana, di cui si celebra quest’anno il settantesimo anniversario dell’entrata in vigore, è preoccupante che si consideri di parte chi si ispira agli ideali della nostra Costituzione.
E’ preoccupante che l’Amministrazione Ruggiano, come già ha fatto in passato, scelga di essere divisiva, di sentenziare su chi è buono e chi è cattivo.
Al contrario di quel che fanno altre città guidate dal centro destra in Umbria, (certo non da Casa Pound), sceglie di celebrare la Festa Nazionale di Liberazione senza i rappresentanti di coloro che a quella Liberazione contribuirono, anche con il sacrificio della propria vita.
Noi ci dissociamo da questo modo ideologico di amministrare e, anche quest’anno, aderiamo alla manifestazione organizzata dall’ANPI di Todi.
Partito Democratico Todi
Gruppo consiliare PD Todi
Uguale forte critica è stata espressa in merito anche dal deputato Pd Walter Verini che per le medesime ragioni denuncia in una nota la gravità della scelta del sindaco e dell’Amministrazione comunale tuderte ed annuncia la sua partecipazione alla celebrazione del 25 aprile organizzata dall’Anpi di Todi.
“Quanto accaduto a Todi – dice Verini -, con la decisione del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di tirarsi fuori dalle manifestazioni del 25 Aprile è molto grave. In tutte le città di Italia l’Anniversario della Liberazione vede insieme le istituzioni, tutte le associazioni partigiane, le forze democratiche che si riconoscono nella Costituzione. A Todi, evidentemente, non è così e la scelta del Comune è divisiva e non rappresenta il sentimento comune di questa terra. Come sempre, il 25 Aprile parteciperò a iniziative che si svolgeranno nella mia regione. In questa occasione sarò anche a quella di Todi per testimoniare da vicino che le istituzioni sono presenti e non si allontanano dai valori della democrazia e della libertà”.

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