di Nicola Bossi
Al di là dei programmi e delle dichiarazioni dei sei alleati di Boccali sindaco di Perugia, della conferenza stampa di presentazione del candidato e della sua coalizione c'è un particolare che emerge su tutto il resto. Si tratta della decisione del centrosinistra, qualora la vittoria lo arrida a giugno, di istituire l'assessorato alla democrazia e alla partecipazione. Boccali lo ha spiegato con queste parole: "un istituto che sappia ascoltare i movimenti, le associazioni, i partiti e le associazioni che hanno idee, lamentele o vogliono suggerire al governo cittadino delle proposte innovative. Nessuno deve sentirsi solo o inascoltato. Questa è la prima regola dell'amministrazione comunale di centrosinistra che verrà".
E' questo l'elemento innovativo che più di tutti ha fatto girare la testa oggi alla presentazione ai cittadini e ai giornalisti. Ma per chi conosce bene la politica e l'altra parte del cielo perugino: ovvero il centrodestra griffato Sbrenna, sa che la mossa di Boccali non è nato così come un fungo di prato. Ma è studiata dato che Sbrenna, il rivale, in questo scorcio della sua campagna elettorale va dicendo a tutti che "con il centrodestra ritornerà in vigore il Comune amico e non quello sceriffo che reprime con T-red e Situ".Piccole mosse politiche ma che se verranno attuate faranno il bene del cittadino.
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