Mio malgrado sono stato testimone di una delle più brutte pagine dello sport degli ultimi anni. Lo scorso sabato ero all’Olimpico di Torino per assistere ad uno spettacolo sportivo d’eccezione, il cosiddetto derby d’Italia. E Juve-Inter è stato davvero un momento magico del calcio giocato. Ma contemporaneamente è stato anche un episodio terribile del razzismo montante nel nostro paese. Gli insulti razzisti a Balotelli, colpevole di essere un italiano nero, sono stati veramente vergognosi. Il fatto più preoccupante e ignobile è che non si è trattato delle solite “teste calde” della curva, degli estremisti di destra che vi albergano: no, questa volta gli slogan razzisti provenivano da tutto lo stadio, tribuna compresa. Adesso occorre una sanzione esemplare per stroncare sul nascere una pratica aberrante che rischia, purtroppo, di diventare una tristissima consuetudine in alcuni campi da gioco. Ovviamente non tutte le tifoserie sono uguali, e a Perugia lo sappiamo bene, visto che abbiamo tifosi impegnati contro il razzismo e protagonisti di numerose campagne contro questa piaga. Però quello che è successo sabato a Torino è un segnale gravissimo che deve essere interrotto al più presto. Spero che il ministro degli Interni prenda celermente provvedimenti per intervenire nei confronti di un cittadino della sua città, osteggiato solo per il colore della pelle, e che smetta per un giorno di pensare alle ronde. Il razzismo è un cancro da eliminare rapidamente, pena il deterioramento dello spettacolo più bello d’Italia. Stefano Vinti Presidente Gruppo regionale Prc Condividi