Agli abitanti di Montone
Cari cittadini e care cittadine,
con questa lettera intendo spiegarvi la posizione di Rifondazione comunista in vista delle prossime elezioni del 6 e 7 giugno e presentarvi i due simboli elettorali, quello per le europee e quello per le provinciali e comunali.
Le elezioni europee
Dopo la sconfitta del cartello elettorale della sinistra arcobaleno il 13 e 14 aprile 2008 Rifondazione comunista ha deciso di riposizionare la propria linea politica, riconquistando uno spazio di autonomia nei confronti del partito democratico, e lanciando la parola d’ordine “ripartiamo dal basso a sinistra”. La scomparsa delle forze di sinistra dal parlamento ha determinato un arretramento della condizione dei lavoratori e un peggioramento della capacità dei salariati, dei pensionati, dei precari e dei soggetti sociali più deboli nella difesa dei loro diritti. L’opposizione parlamentare è inefficace, non va oltre un generico riformismo moderato ed è incapace di difendere i contratti nazionali di lavoro, il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, lo stato sociale.
Per questo Rifondazione comunista ha deciso di rilanciare un progetto unitario e di sinistra per le elezioni del parlamento europeo: ci presentiamo con una lista dei comunisti, dei socialisti di sinistra e degli anticapitalisti. Questa proposta ha l’ambizione di realizzare un coordinamento di forze di sinistra - Rifondazione comunista, i Comunisti italiani, Socialismo 2000 e i Consumatori uniti - che viva anche dopo le elezioni e sia in grado di rappresentare la riscossa sociale del mondo del lavoro, degli studenti, delle donne, del movimento pacifista. Chiediamo un’altra Europa, non quella dei mercati, delle borse e delle banche centrali, che smantella lo stato sociale, ma un’Europa dei popoli, solidale, della pace e del disarmo, con un modello sociale potenziato in grado di prefigurare un’uscita dalla crisi economica che salvaguardi i lavoratori e gli interessi dei ceti sociali più deboli. Che insomma dica a chiare lettere “noi la crisi non la paghiamo”, non la pagheranno i soliti noti, i lavoratori, i pensionati, i precari, gli studenti, gli artigiani, i piccoli commercianti, gli agricoltori, ma chi ha le responsabilità oggettive della crisi: gli organismi finanziari sovranazionali, gli speculatori, i banchieri e i detentori dei grandi capitali, spesso rifugiati nei paradisi fiscali, e gli speculatori.
Le elezioni provinciali e comunali
Rifondazione comunista si presenterà con il suo simbolo, dove è possibile con una rinnovata alleanza di centrosinistra. Con nuovi programmi per un nuovo sviluppo economico, socialmente ed ecologicamente più equo. Per nuovi servizi a favore del cittadino, per contrastare anche dal governo delle città e dei territori la crisi del neoliberismo, che produce precarietà e disoccupazione, crisi economica e danni ambientali, riduzione dei diritti sociali e delle libertà.
STEFANO VINTI
Segretario regionale Prc-Se Umbria
Consigliere comunale di Montone
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