PERUGIA - ”Le centraline fisse, previste dall’AIA, sono istallate e funzionanti ma ancora non sono state messe in rete. Le centraline mobili sono state istallate ma ancora non sono attive”. È quanto ha spiegato in Consiglio Provinciale il rappresentante dell’assessorato all’ambiente della Provincia di Perugia rispondendo ad una interpellanza presentata dal gruppo del Prc-se avente come ad oggetto la “realizzazione del sistema di monitoraggio della qualità dell'aria sul territorio eugubino così come previsto dalle Autorizzazione Ambientali Integrate alle ditte Colacem e Barbetti e dal protocollo aggiuntivo stipulato fra le aziende, il Comune di Gubbio, la Regione dell'Umbria, la Provincia e ARPA”.
“La Provincia di Perugia si è impegnata (stanziando un contributo di 20.000 euro) a contribuire all'acquisizione. Il Comune di Gubbio – continua il rappresentante dell’assessorato all’Ambiente -, che si è fatto portavoce anche degli interessi dei Comitati non presenti sul tavolo tecnico stabilito dal protocollo, ha chiesto al nostro Ente un impegno mollo più cospicuo consistente nell'acquisizione di schermi da collocare sul territorio per permettere la visione anche a distanza dei dati più significativi e relativo sofware. Questa nuova richiesta ha portato ad un approfondimento tecnico sulla fattibilità dell'intervento e un approfondimento amministrativo sulla consistenza delle risorse provinciali all'interno del P.E.G. poiché l'intervento deciso era molto più cospicuo di quello originariamente preventivato”.
Nella replica il capogruppo del PRC, pur esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessore, si è detto solo “parzialmente soddisfatto della risposta fornita dall’assessore, soprattutto in riferimento alla eccessiva lunghezza dei tempi realizzativi che, vista l’importanza che le nuove centraline rivestono nel quadro di controlli predisposto nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali, potevano e dovevano essere più brevi. Dai 180 giorni indicati in tali autorizzazioni, siamo arrivati ad oltre un anno senza che gli strumenti di monitoraggio della qualità dell’aria ed il sistema di diffusione dei dati rilevati sia realizzato nella sua completezza. Allo stato attuale dovranno passare ancora dei mesi affinché ciò avvenga. Abbiamo chiesto, quindi, che gli ostacoli che ancora si frappongono alla piena funzionalità delle centraline e dei display siano al più presto rimossi! Per quanto attiene i display, poiché la tipologia di schermi individuati ha un costo più alto del previsto, abbiamo chiesto al rappresentante dell’Assessorato all’Ambiente che la Provincia nel quadro di collaborazione che ne ha contraddistinto l’azione amministrativa, provveda ad adeguare lo stanziamento già predisposto con ulteriori fondi. L’assessore si è impegnato a risolvere in breve tempo tale problematica. Vigileremo ovviamente che nelle prossime settimane venga compiute tutte le azioni necessarie al completamento del sistema di monitoraggio, consapevoli, come abbiamo scritto nell’interpellanza, che esso sia indispensabile a dare sicurezza e tranquillità a tutta la comunità eugubina”.
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