Solinas: progetto Comune inadeguato. Urge riqualificare Fontivegge e Bellocchio
PERUGIA – “L’interrogazione che sarà discussa domani in Consiglio Regionale parte da una esigenza, quella di attivare un vero progetto di riqualificazione urbana e sociale dei popolosi e importanti quartieri di Fontivegge e Bellocchio, a Perugia. E in questo senso, purtroppo, il progetto predisposto dal Comune di Perugia appare del tutto inadeguato a fermare il degrado ed a riqualificare il tessuto urbanistico, sociale ed economico dei due quartieri e a migliorare la vita delle migliaia di residenti. E questo nonostante l’importante impegno finanziario a sostegno dell’intervento: 36,7 milioni complessivi, dei quali 16,4 mln messi a disposizione dal governo, 14,6 mln da privati, 3 mln dalla Regione e 780 mila euro dal Comune di Perugia”.
Inizia così la dichiarazione di Attilio Solinas, Consigliere Regionale Mdp e primo firmatario della interrogazione.
“Il progetto – prosegue Solinas – comporta un limite di fondo, quello di non essere stato condiviso e partecipato con gli abitanti dei due quartieri. Non appare funzionale a riequilibrare l’attuale eccesso di funzioni direzionali con l’inserimento di residenzialità a carattere familiare a prezzi accessibili e iniziative per la socializzazione e l’integrazione interetnica. Questi interventi – prosegue Solinas – sono la precondizione anche per fermare ed espellere dai due quartieri le rilevanti presenze di criminalità, responsabili peraltro del diffuso spaccio di droga”.
“Gli interventi previsti per la piazza antistante la stazione ferroviaria – afferma Solinas – riducono l’accessibilità multimodale della stessa e pregiudicano la possibilità di nuovi parcheggi, anche per lunghe soste, scelta che appare del tutto in contraddizione con il nuovo collegamento con l’alta velocità”.
“La Regione, che ha impegnato per il progetto una cifra significativa e che vede proprio in quei quartieri la presenza di importanti uffici, non è stata in alcun modo coinvolta in scelte che la riguardano. Quei quartieri, analogamente ad altri, hanno bisogno di interventi importanti tesi a decongestionare il traffico, istituire nuovi collegamenti pedonali e ciclabili e realizzare spazi pubblici che consentano una mobilità sostenibile, attività ludo motorie e sociali indispensabili per qualsiasi progetto di riqualificazione. Fondamentale, inoltre, la realizzazione di idonei collegamenti pedonali tra i due versanti a monte e a valle della linea ferroviaria, con nuovi sovrappassi pedonali, e la meccanizzazione dell’attuale sottopasso, che consenta la fruibilità anche a persone con difficoltà motorie.
Già nelle precedenti discussioni sul DEFR avevo avanzato proposte sulla necessità di promuovere attività ludiche e motorie come condizione per una vita sana, felice e ricca di relazioni umane e sociali. E’ questa la base della riflessione che da tempo anche nel nostro Paese hanno avviato congiuntamente urbanisti, antropologi, sociologi, economisti, amministratori e cittadini. Un metodo che consiglio di recuperare anche nella nostra Regione. Ci sono i tempi per riaprire un percorso partecipativo e condiviso, e per introdurre i correttivi ed i miglioramenti necessari. Ma questa specifica discussione sui due quartieri – conclude Attilio Solinas - deve anche essere l’occasione per una riflessione più generale sul recupero e la riqualificazione delle aree marginali e degradate. Guardando alle tante esperienze di Comuni virtuosi che dimostrano che una diversa gestione degli spazi pubblici è doverosa e possibile. Oltre che economicamente, socialmente ed umanamente vantaggioso”.

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