PERUGIA. - Una lettera inviata da un detenuto del carcere di Ancona e indirizzata al presidente della corte d'assise di Perugia, Giancarlo Massei e' stata mostrata oggi in aula alle parti nel corso del processo che vede imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher.
Nella lettera, acquisita agli atti, il detenuto, in particolare, sostiene che Raffaele Sollecito e' innocente e di aver dato incarico lui stesso ad alcuni suoi amici di forzare i sigilli del casolare di via della Pergola per dimostrare che chiunque poteva entrare in quella casa. Nei mesi scorsi, sono state due le incursioni da parte di ignoti scoperte nella casa del delitto dagli agenti della squadra mobile della questura di Perugia. Dopo l'ultima irruzione dalla casa e' anche scomparso il materasso di Meredith.
Si tratta di un ex collaboratore di giustizia, Salvatore Aviello, che nella lettera (due pagine scritte a mano)si dice sicuro dell'innocenza di Raffaele Sollecito ed anche pronto a parlare di quanto sa con gli investigatori. Aviello e' stato in passato detenuto del carcere di Terni, mentre attualmente si trova ristretto presso la casa circondariale di Ancona.
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