UMBERTIDE -  A poco più di un mese dalle prossime elezioni amministrative si stanno mettendo a punto le liste e i programmi e le alleanze di chi scenderà in campo per rinnovare il consiglio comunale di Umbertide. Contemporaneamente al lavoro di chi meritoriamente sollecita e organizza la partecipazione democratica degli Umbertidesi sono all’opera, come in ogni consultazione, gli untori e i dietrologi della politica che, in mancanza di meglio, spargono a man bassa insinuazioni, ipotesi e calunnie per favorire la propria parte.

Ha fatto scalpore ed è stata immediatamente strumentalizzata la disponibilità di Liberi e Uguali ad incontrare il Partito Democratico così come altre formazioni. A breve Liberi e Uguali presenterà alla cittadinanza il proprio programma e i propri candidati ma intanto crediamo opportuno precisare la nostra posizione politica e fissare alcuni paletti utili ad indicare la strada che intendiamo percorrere.

Liberi e Uguali nasce dal disagio provocato dalla deriva di destra delle politiche del Pd e a guida Renzi e Giglio Magico. A livello locale dal disagio provocato dalle divisioni e dalle lotte personalistiche tra Marco Vinicio Guasticchi e Giampiero Giulietti. Una situazione insopportabile culminata con l’assurda rimozione del sindaco Locchi attraverso la raccolta di firme dal notaio di sette consiglieri del Pd e dei centristi di “Umbertide Cambia”. Stesso copione di quanto successo a Roma per rimuovere il sindaco Ignazio Marino con la regia di Matteo Orfini non a caso capo corrente del fedele discepolo Giulietti: la via notarile al governo delle città che porta al commissariamento.

La sinistra umbertidese è finita sotto le macerie ad opera di apprendisti stregoni che hanno preferito per motivi personali di porre fine alla sindacatura Locchi in modo del tutto innaturale ed estraneo ai tradizionali metodi democratici umbertidesi. Ora gli stessi apprendisti stregoni che hanno provocato il disastro tentano di rimettere insieme i cocci. Se fosse sincero l’intento saremmo noi di Liberi e Uguali i primi a rallegrarcene e a rimboccarci le maniche per la ricostruzione di una lista unitaria della sinistra ma solo a queste condizioni che ora elenchiamo:

1) Profonda discontinuità con gli atteggiamenti egocentrici e arroganti da uomo solo al comando e conseguente ritorno ai tradizionali metodi di confronto e partecipazione democratica propri della storia della sinistra umbertidese;

2) nessuna ricandidatura di quei consiglieri che hanno sfiduciato Marco Locchi negli uffici del notaio in collaborazione con “Umbertide Cambia”, invece che nell’aula consiliare;

3) un candidato a sindaco condiviso che non sia espressione di nessuna delle correnti Pd che hanno provocato l’avvento del commissario.

Questi sono i nostri paletti per avviare una futura collaborazione con le diverse anime del Pd. Dubitiamo fortemente che possano essere accettati da chi ha concepito la politica e il partito come un mezzo da sfruttare per carriere personali ma ben felici se questo accadrà. Questo almeno dobbiamo alla nostra storia e agli Umbertidesi.

Liberi e Uguali Umbertide e Altotevere Umbro

Condividi