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C'è un pool di banche disposto ad investire sull'Antonio Merloni, l'azienda con 4mila dipendenti tra Umbria, Marche ed Emilia Romagna, ma all'appello manca la garanzia del Ministero del Tesoro per avallare il credito che è stato faticosamente trovato dai commissari dell'azienda e dalle istituzioni regionali stesse. E il tutto questo mentre sia il Ministro Scajola aveva dato rassicurazioni sul tentativo di salvataggio della Merloni e gli operai stanno ricevendo un'assegno da fame da 700 euro al mese. Il mancato provvedimento del Ministro è stato al centro della discussione di oggi tra forze istituzionali umbre e marchigiane, forze economiche e sindacati che si è svolta ad Ancona per fare il punto sulla questione Merloni. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca ha inviato una lettera al Ministro Tremonti chiedendo che venga al piu` presto attiva la garanzia da parte del Ministero del Tesoro per poter utilizzare le risorse messe a disposizione dal sistema creditizio per l'Antonio Merloni. Autorizzazione di fondamentale importanza per la difesa dei livelli occupazionali dell'A.Merloni e dell'indotto di piccole imprese dell'intero territorio. Senza il provvedimento le banche farebbero immediatamente marcia indietro non essendo garantite nemmeno in piccola parte. "Dopo lunghe trattative, e pur in presenza delle note difficolta` di accesso al credito che la crisi finanziaria sta comportando - scrive il presidente Spacca al Ministro - l'Unione Europea ha concesso la specifica autorizzazione all'aiuto di Stato ed i Commissari hanno registrato la disponibilita` di un pool di banche per un finanziamento significativo. Ora la rapida concessione da parte del Suo Dicastero della garanzia prevista dalla disciplina della legge Marzano consentirebbe all'amministrazione straordinaria di applicare il programma industriale identificato, evitando cosi` il rischio di un blocco della produzione per carenza di liquidità". Sono 3.535 i creditori che stamani hanno avanzato istanza di ammissione per circa 522 milioni di euro allo stato passivo della A.Merloni, azienda in amministrazione straordinaria, al giudice delegato Edi Ragaglia. Il credito privilegiato richiesto ammonta a 238.688.252 euro, quello chirografario a 283.327.953 euro. Piu' basse le proposte dei commissari dell'azienda fabrianese: 175.558.733 euro quelle per i privilegiati e 269.057.588 per i chirografari. Il tribunale si e' riservato la decisione, che verra' presa in composizione collegiale, sulle ammissioni. Condividi