PERUGIA - Domani, venerdì 17 aprile, è sciopero nazionale dell'agricoltura. Anche i lavoratori umbri, insieme ad una delegazione dei sindacati regionali, parteciperanno al presidio organizzato da Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil nazionali contro la destrutturalizzazione dei contratti di lavoro agricoli.
L'appuntamento è davanti alla sede del Ministero del Lavoro in via Veneto, a Roma, alle ore 10.00 dove i lavoratori manifesteranno contro il disegno di legge n. 2187, le cui norme sollevano sostanziali questioni, come ad esempio quella dell'estensione del lavoro “accessorio”, attualmente limitato alle sole attività agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e da studenti con meno di 25 anni iscritti ad un ciclo di studi di qualsiasi grado (pagati con i famigerati “vaucher”).
“L’estensione di tale tipologia contrattuale alle 'casalinghe' – spiegano Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil dell'Umbria - comporta una discriminazione inaccettabile che farebbe perdere tutele e diritti fondamentali acquisiti nel corso degli ani con la contrattazione nel settore agricolo. Ciò provocherebbe profonde distorsioni disarticolando definitivamente il già precario mercato del lavoro agricolo”.
Tuttavia, fanno notare i sindacati, c’è da considerare che “in Umbria, grazie anche all’opera di sensibilizazione praticata dalle parti sociali, questa tipologia contrattuale non ha preso piede”.
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