PERUGIA - I recenti dati dell’Osservatorio nazionale sul precariato dell’Inps confermano il disastro delle politiche sul lavoro targate PD. In Umbria nel 2017 è diminuito il lavoro a tempo indeterminato ed è aumentato in maniera fortissimo quello precario, povero e senza diritti. Peggio. La nostra regione detiene il record negativo nazionale del crollo dei contratti a tempo indeterminato. Del resto, ed è bene ricordarlo, il governo regionale dell'Umbria è guidato da una presidente che nella direzione nazionale del PD ha votato a favore del Jobs Act. La vogliamo chiamare "questione umbra"? Siamo d'accordo, siamo d'accordo perché la deindustrializzazione in atto con i casi emblematici di Ast e Perugina (casi che ripropongono il tema della presenza senza regole delle Multinazionali sul territorio), l'incapacità di dare prospettiva ai nuovi lavori e ai tanti che per lavorare devono aprire la partita Iva, il dramma vissuto da giovani e meno giovani che, quando va bene, si vedono contratti rinnovati settimana per settimana dalle agenzie interinali, sono le condizioni reali di vita contro le quali Potere al Popolo propone l'abolizione del Jobs Act, un Piano Nazionale del Lavoro, la riduzione dell'orario di lavoro e il reddito sociale.

Andrea Ferroni, candidato alla Camera per Potere al Popolo

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