dentista1.jpg
PERUGIA – Circa un anno fa, accogliendo una proposta fortemente sostenuta dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista, l’assemblea di Palazzo Cesaroni approvava una legge, la n. 7 del 2008, per l’istituzione di un servizio di odontoiatria pubblica. A distanza di così gran tempo, la Giunta regionale non ha però ancora provveduto a far redigere il tariffario delle prestazioni, rendendo così di fatto quel provvedimento una lettera morta. A smuovere le acque ci ha pensato questa mattina il presidente del gruppo Prc, Stefano Vinti, che con una interrogazione chiede le ragioni di questo assurdo ritardo, considerato il carattere urgente del provvedimento che avrebbe dovuto garantire consistenti risparmi nel campo delle spese odontoiatriche che – ricorda l’interrogante – rappresentano uno dei principali fenomeni di impoverimento delle nostre famiglie. Oltre tutto va anche considerata la crisi economica che è nel frattempo intervenuta e che rischia – a parere di Vinti – di riversare i suoi effetti negativi in specie sulle fasce più deboli della società, tanto da rendere “ancora più stringente l’esigenza di attivare strumenti di sostegno ai redditi e alle pensioni”. Come si ricorderà la legge in questione prevede un duplice servizio : l’istituzione di nuovi gabinetti dentistici da organizzare nei distretti di ogni Azienda sanitaria con medici del servizio pubblico e quello di professionisti privati che vorranno convenzionarsi con la Regione, rispettando parametri e tariffari prestabiliti per ogni prestazione. Condividi