Imprese agricole giovani + 54 unità nel 2017 in Umbria
Indagare le modalità decisionali, i criteri organizzativi, e i processi di governo e controllo delle imprese agricole e agroalimentari a conduzione familiare. Davanti ad una numerosa platea di manager e imprenditori umbri e di fuori regione, alla presenza delle istituzioni e degli studenti dell'Istituto Agrario Ciuffelli di Todi, si è svolto venerdì 23 febbraio il confronto sui modelli di gestione dell’impresa agricola familiare.
Ad aprire i lavori è stata la testimonianza preziosa e commossa di Lamberto Pettirossi, presidente Dondi Spa (leader nel settore della produzione di macchine agricole con un export in 105 Paesi), arrivato alla terza generazione all'interno dell'azienda, che ha ripercorso i passaggi fondamentali di una storia partita nel dopoguerra assemblando macchine agricole con residuati bellici e arrivata oggi sui mercati internazionali con macchine evolute.
Presente anche Fernanda Cecchini, assessore all'Agricoltura della Regione Umbria, che ha ribadito l'importanza di una sinergia tra i tre attori principali dell'agricoltura umbra: gli imprenditori, le istituzioni che dovono supportare i cambiamenti e le innovazioni e Agriumbria, vero momento e luogo di scambio e confronto, sempre più riconosciuto a livello nazionale.
Il convegno interattivo, promosso e organizzato da Agriumbria, dal titolo Impresa agricola, continuità e alleanza generazionale ha analizzato un tema poco trattato e molto spesso sottovalutato, che invece risulta fondamentale per garantire il successo e lo sviluppo negli anni delle imprese. In una regione e in un Paese dove 9 imprese su 10 sono a conduzione familiare il tema del ricambio generazionale può essere, se gestito, un'opportunità di crescita.
Come ha spiegato Lazzaro Bogliari: “Agriumbria, in occasione dei suoi 50 anni, inaugura in questo modo una nuova modalità di interazione con i suoi principali interlocutori, gli imprenditori agricoli, fornendo loro occasioni di crescita su problematiche e opportunità attuali che li interessano da vicino. La fiera, grazie anche alla collaborazione delle associazioni di categoria, va oltre la fiera e si propone come motore permanente di innovazione e sviluppo”.
Come ha spiegato Sergio Cimino, tra i relatori del convegno, esperto di family business e docente emerito di Strategia e organizzazione presso gli Atenei di Perugia e Siena: “Le imprese agricole a conduzione familiare, indipendentemente dalle dimensioni, sono caratterizzate da modalità organizzative e di controllo profondamente diversi dalle più grandi e strutturate imprese manageriali. Questa differenza non è un fattore neutro ed irrilevante ai fini della continuità e della trasmissione alle nuove generazioni, ma frequentemente rappresenta un motivo di successo o un freno allo sviluppo dell’impresa”.
In Italia 9 imprese se su 10 sono familiari, sviluppano l’80% del Pil, occupano oltre il 75% della forza lavoro: è una combinazione di numeri che non trova riscontro in nessun altro paese del mondo. Dunque, le sorti dell’impresa familiare condizionano, in positivo o in negativo, quelle dell’economia generale del nostro Paese più di quanto avvenga in qualsiasi altro contesto.
Al convegno promosso, in occasione del 50° anniversario della fiera nazionale dell'agricoltura, zootecnia e alimentazione, in programma all'Umbriafiere di Bastia dal 6 al'8 aprile, è intervenuto Stefano Ansideri, Sindaco di Bastia Umbra. Molto importanti sono state le testimonianze di Daniele Grigi, Gruppo Grigi - Filiera Alimentare; Elena Tortoioli, presidente Giovani Impresa Coldiretti; Guido Gatti, presidente regionale Giovani Agricoltori Confagricoltura; Matteo Bartolini, già presidente Consiglio Europeo Giovani Agricoltori e presidente CIA Umbria.

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