In un Paese in cui i telegiornali fanno un'opera di disinformazione costante e vergognosa o in cui vi sono autorevoli tg nazionali che misurano lo share che gli procurano le trasmissioni sul terremoto, è del tutto assurdo, illiberale e inaccettabile il provvedimento preso nei confronti del vignettista Vauro, quello della sospensione per leso diritto di satira, e anche la puntata riparatrice cui ora viene costretto il conduttore Santoro.
Che il premier Berlusconi usi il terremoto per farsi uno spot elettorale è evidente, come dimostra anche il cdm straordinario che si terrà all'Aquila, ma che almeno questo non impedisca la libertà di satira e d'informazione. Saremmo, in questo caso, ben oltre un nuovo "editto bulgaro".
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