PERUGIA - La Regione Umbria è impegnata nell’attività di gestione della fase di prima emergenza conseguente agli eventi sismici in Abruzzo. Lo ricorda la Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture, nel cui ambito è stata istituita una struttura tecnica composta da personale della stessa e di altre Direzioni regionali.
Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, che coordina i soccorsi, ha attribuito alla Regione Umbria l’organizzazione e la gestione dell’area di ricovero del campo di Paganica, nel comune dell’Aquila, nonché alcune funzioni nell’ambito delle attività del Centro Operativo Misto (“Com”) 5 (con decreto del Commissario delegato del 9 aprile 2009).
La Regione Umbria è presente anche all’interno del “Com” 6 di Navelli, dove collabora con la Regione Marche nella direzione del Centro operativo. È presente, inoltre, un contingente di tecnici regionali impegnati nelle operazioni di verifica dell’agibilità degli edifici, a supporto delle attività del “Com” 5 di Paganica.
La Regione Umbria si è attivata anche per l’accoglienza di 77 detenuti di massima sicurezza dal carcere dell’Aquila al carcere di Spoleto. Il trasferimento, informano dall’Assessorato alla Sanità, è avvenuto in meno di 24 ore dal sisma ed ha comportato anche un grosso impegno organizzativo degli operatori della “Asl” 3, per per i risvolti sanitari connessi.
In sintesi - informa la Direzione regionale Ambiente, Territorio e Infrastrutture - la Regione Umbria dà assistenza a circa 3mila sfollati ed eroga pasti per circa 6.500 persone. In totale, i volontari umbri impegnati nel territorio colpito dal sisma sono 197.
La Regione Umbria rivolge un ringraziamento a tutti gli operatori sanitari umbri che hanno collaborato e collaboreranno alla emergenza sisma in Abruzzo.
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