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dal nostro inviato a L'Aquila Nicola Bossi Furti di macerie. Dai luoghi del disastro del terremoto nella città dell'Aquila ignoti, con piccoli camion, avrebbero sottratto o tentato di rubare parti crollate degli edifici. Sarebbe questo uno degli elementi emersi nel corso del sopralluogo svolto in mattinata a L'Aquila dagli inquirenti della Procura. Secondo quanto appreso, nel pomeriggio il procuratore Alfredo Rossini ed il pm Fabio Picuti terranno una riunione con i consulenti delegati all'indagine aperta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Secondo quanto riferito agli investigatori, il motivo dei furti di macerie sarebbe proprio dovuto all'avvio dell'inchiesta. Nel frattempo tutti i campioni di macerie già repertati e messi a disposizione della Polizia scientifica sono stati sottoposti a sequestro e così si procederà anche nelle prossime ore. "Abbiamo il sospetto - ha confermato il procuratore capo dell'Aquila, Alfredo Rossini - che ciò che resta degli edifici crollati possa essere portato via con dei camioncini". Il magistrato ha spiegato che "questi materiali sono necessari ai fini dell'inchiesta". "Vogliamo conservare tutto il materiale in un luogo adeguato. Si tratta di macerie apparentemente senza valore - ha proseguito il procuratore Rossini - ma che potrebbero essere fondamentali per la nostra attività di indagine". Condividi