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di Daniele Bovi La commissione d'inchiesta regionale sulle infiltrazioni mafiose ha eletto questa mattina come suo presidente l'esponente del Pd Paolo Baiardini (4 i voti a favore) e come suo vice il pidiellino Armando Fronduti. La nuova votazione si era resa necessaria poiché Fabrizio Bracco (Pd), da poco presidente del Consiglio regionale, era obbligato a rimettere il mandato perché la carica di presidente del Consiglio è incompatibile con quella di presidente della commissione. La nuova composizione della commissione è dunque questa: Ada Girolamini (Sdi), Paolo Baiardini (Pd) e Stefano Vinti (Prc) per la maggioranza e Armando Fronduti e Enrico Sebastiani per il Popolo della Libertà. Il programma di attività della commissione prevede di ascoltare separatamente associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e mondo delle imprese. Subito dopo sarà la volta dei Prefetti di Perugia e Terni, ma nei programmi di attività c'è anche un incontro, a Roma, con il presidente della Commissione parlamentare antimafia, il senatore Nicola Pisanu e un programma flessibile di audizioni ed incontri sempre più mirati con soggetti diversi, da decidere di volta in volta, sulla base delle prime indicazioni che verranno dalle stesse categorie. Il lavoro di approfondimento sulle infiltrazioni mafiose in Umbria verrà fatto avvalendosi in modo sistematico anche della esperienza maturata dall'Università di Perugia che da qualche anno ha fatto della legislazione antimafia oggetto di approfondimento e di insegnamento affidato al professor Marco Angelini Condividi