ORVIETO - Il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche negli ambienti pubblici (P.E.B.A.) è previsto dalle normative ormai da molti anni ed governi che si sono succeduti i quali hanno spesso instaurato almeno sulla carta processi positivi e condivisi, tuttavia però senza ottenere concretamente l'avvio del procedimento.

Qui ad Orvieto nel 2015 l'attuale amministrazione con il sindaco Giuseppe Germani e la vicesindaco Cristina Croce hanno partecipato ad un incontro con l'associazione Luca Coscioni proprio allo scopo di superare i tanti blocchi e problemi burocratici che hanno impedito l'avvio di questo strumento, tuttavia ancora risulta, a distanza di anni, fermo con le quattro frecce. Di grande importanza simbolica l'approvazione consiliare dell'intitolazione di un'aula della biblioteca comunale Fumi allo straordinario concittadino. 

Ma ancora una volta si è venuti meno all'importante promessa di far seguire un'attività propositiva a tale evento pubblico e persino nel dibattito parlamentare sulla legge sul testamento biologico non vi stata alcuna risonanza pubblica per le iniziative sociali prese sul territorio e non poteva essere altrimenti dato che non ne sono state intraprese.

E' necessario che la nostra amministrazione, fosse solo per rispetto alla persona e alla storia di questo dolente in tutti i sensi figlio di Orvieto conosciuto a livello internazionale per le sue battaglie civili, senta l'onore di essere rappresentare e ricoprire un ruolo attivo come ente propulsore di sensibilizzazione soprattutto verso i giovani con la trasmissione dei valori di rispetto ed umanità ad esempio con ascolto nei di storie contemporanee e testimonianze di vicende vissute in prima persona dai cittadini in condizioni di disagio veicolando un messaggio di supporto alle famiglie che troppo spesso si trovano ad affrontare quotidianamente le sfide dell'accudimento ai propri cari trovando ostacoli burocratici e materiali anziché ricevere un aiuto da parte della politica che è nel dovere anche etico di essere in grado di superare e risolvere con buona volontà e pratica solerzia mediante l'applicazione seria delle norme previste in materia.

Per questo, nel concreto, occorre che Consiglio Comunale e la politica in senso più ampio del termine dichiari unanimemente la volontà di avere finalmente un piano (ed una provvista economica) che punti all'abbattimento delle barriere architettoniche esistenti. Prospettare un piano integrato di progettazione in termini urbanistici e sociali a portata per tutti i cittadini a partire dai più fragili come i bambini gli anziani e coloro che soffrono patologie disabilitanti. La mancata accessibilità all'autonomia di coloro i quali sono in condizioni di svantaggio rappresenta un vero e proprio fallimento etico di una comunità: è inaccettabile nel 2018.

Questa è una doverosa presa di coscienza per dimostrare che su certi temi naturalmente non esistono divisioni politiche e di sensibilità umana, anzi vi debba presente e costante lo spirito comune di essere al servizio di tutti e la visione di un futuro di progresso anche sociale non solo tecnologico.

Come movimentocinquestelle della città di Orvieto siamo quindi orgogliosi di poter riconoscere che sia viva, ma troppo spesso urgente la lotta ad ogni discriminazione che trova tutela nel dettato costituzionale nei numerosi principi fissati ad imperituro monito per le generazioni future. 
Come rappresentanti dobbiamo essere degni eredi di questo enorme patrimonio morale tradotto in dettami giuridici che impegnano sia la Repubblica che le altre istituzioni presenti nell'ordinamento alla rimozione di ogni barriera che impedisce il pieno sviluppo della persona umana.
E anche e soprattutto per che siamo fieri che Orvieto sia stata unanimemente identificata e proclamata città per la Costituzione. Difatti la proposta odierna rientra nel novero delle possibilità di attuazione immediata, fattiva e dunque percepibile che doverosamente parte della promozione dei valori di solidarietà e sostegno.

Nello specifico dell'attuale amministrazione Germani rientra nel più alto compito di esclusiva competenza della Commissione alle Pari Opportunità la quale deve cominciare innanzitutto ad operare come punto di raccolta, di disanima e diffusione di report di dati pubblici, tradurre con incontri di autentica apertura al dialogo sia dei componenti, ma soprattutto dei soggetti della società civile per poter accertare la situazione aggiornata su Orvieto e il suo circondario. Evolvendosi a soggetto attivo e di raccordo con i vari interlocutori pubblici ovvero con le strutture pubbliche e private che competenti nel settore delle prestazioni di assistenza terapeutica, gli operatori sociali, le associazioni che sono a diretto contatto con le vicende umane. Ma forse senza rimanere impigliati nell'astratto potrebbe nell'immediato proporre e portare in Giunta un aumento dei posti auto riservati ai disabili presso i plessi scolastici oppure di fronte alla struttura riabilitativa del Centro Diurno "Il Piccolo Principe" la cui utenza necessita di una concreta facilità all'accesso alla sede.
Un intervento immediato e di grande sollievo, una testimonianza di vicinanza e partecipazione, che inciderebbe, più di quanto non si creda, nel recupero della fiducia nell'ente più prossimo alle necessità locali della cittadinanza che combatte con tanti piccoli e grandi problemi che gravano profondamente sulla libertà e l'uguaglianza delle condizioni di vita che la politica ha dovere di garantire e promuovere.

La Costituzione di attua e si applica anche con cose semplici, l'importante che siano concrete.
 
E' una questione di progresso di civiltà che deve andare ben oltre l'affidamento ai previsti e consueti strumenti di inclusione sociale previsti. E' per questo che abbiamo depositato un atto formale per avere dopo tanti anni, finalmente, Piano di Abbattimento delle Barriere Architettoniche aggiornato ed aderente alle nuove esigenze dei cittadini, per iniziare assiemo un percorso troppo a lungo atteso.

Lucia Vergaglia, capogruppo Movimento 5 Stelle, Consiglio comunale di Orvieto, città per la Costituzione.

 

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