di Nicola Bossi
Le urne si aprono domenica prossima a Gualdo Tadino. E questo per via della decisione di fare le primarie di coalizione di centrosinistra nel centro umbro di 16mila abitanti che ha scosso la politica regionale del centrodestra e del centrosinistra. Eh già perchè se l'Udc non ha fatto l'accordo regionale con il Pdl è perchè i berluscones non appoggiano il candidato dell'Udc Sandra Monacelli, coordinatrice regionale.
Sempre a Gualdo si è rischiato di rompere anche i rapporti regionali tra il Ps e il Pd: il socialista Angelo Scassellati voleva la conferma per il secondo mandato, mentre il Pd vuole un propri candidato. Morale della favola: ecco le primarie.
Ma sempre a Gualdo Tadino si è consumato il dramma dell'Idv: gli uomini di Di Pietro appoggeranno il candidato dell'Udc, il partito del vice-presidente nazionale Totò Cuffarò. In molti a livello regionale hanno storto il naso per questa alleanza. Ma Sandra Monacelli è politico specchiato, senza condanne e senza scheletri nell'armadio.
Domenica si va al ballottaggio tra Massimiliano Prosciutti(Pd) e Angelo Scassellati (Ps). Nessun esito è scontato: sia perchè i socialisti hanno un bacino elettorale del 14 per cento che per il fatto che molti Pd con preferenze hanno scelto Scassellati. Persino gli under 30 del Pd hanno fatto una cena con un noto politico perugino per appoggiare questa candidatura. Infine nel Pd gualdese c'è una componente socialista forte entrata ai tempi della Cosa 2 di D'Alema.
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