Servizi/ L’Alta Valle del Tevere dimenticata e penalizzata
Alta valle del Tevere dimenticata e penalizzata Dal 1 gennaio 2018 se un cittadino dell’Alta Valle del Tevere volesse parlare con il primario del reparto di Radiologia dell’Ospedale pubblico, magari per una Tac o una risonanza magnetica, deve prendere un appuntamento con quello di Assisi, ospedale che non ha né Tac né Risonanze. Non è uno scherzo ma la conseguenza della delibera presa dopo un approfondito documento istruttorio dai vertici della Asl.
Proprio tutti i dirigenti, dal direttore generale al Direttore Sanitario al Direttore delle Risorse Umane, “vista la sopraggiunta criticità organizzativa”, hanno deliberato che dal 1 gennaio 2018 il reparto di Radiologia dell’Ospedale di Città di Castello sarà diretto dal primario di Assisi. Ovviamente il tutto con la spinta e la benedizione della Giunta regionale, compresi gli assessori Barberini e Cecchini.
Gli apprendisti stregoni hanno colpito ancora. Sperimentano le pentole ma non riescono a fare i coperchi. Sono ormai 5 anni che l’ultimo primario di Radiologia di Città di Castello è andato in pensione lasciando un reparto eccellente sia qualitativamente che quantitativamente. C’era tutto il tempo per prevedere una riorganizzazione aziendale delle radiologie nella Asl 1. Invece si corre a risparmiare sugli stipendi dei primari per rimediare a scelte sbagliate e a sprechi inconcepibili. E come sempre succede si va a colpire i territori meno tutelati politicamente.
Non passa giorno che l’Alta Valle del Tevere non venga penalizzata in tutti i comparti. Dalle infrastrutture con la Fcu chiusa, alla E 78 declassata e ancora lontana dal completamento fino alla E 45 ridotta ad un colabrodo; ai giochini interni al Pd che consegnano il Comune di Umbertide al Commissario prefettizio; l’ospedale di Città di Castello perde non solo primari ma servizi ed è un lontano ricordo della eccellenza che fu; sembra solo un insistente invito ai Cittadini a servirsi di strutture private che infatti sorgono come i funghi; la biblioteca pubblica di Città di Castello è oggetto di inchieste dell’Autorità anticorruzione nazionale per manifesti e assurdi ritardi; l’identità urbanistica cittadina sedimentata in due millenni viene stravolta senza partecipazione e trasparenza con lo spostamento del centro nella zona industriale. E cosa fanno e dicono i nostri parlamentari sempre pronti ad intervenire su tutto? Dicono le stesse cose degli assessori regionali: niente. Sono tutti impegnati nella discussione sui sacchetti biologici o nella battaglia per la riconquista dei seggi. I problemi dei Cittadini non sono cosa che li riguarda.
Liberi e Uguali Altotevere Umbro
Art. 1 Altotevere Umbro

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