di Roerto Musacchio.

Sul Manifesto di oggi Asor Rosa propone la sua lettura delle prossime elezioni. Se Renzi perde si avvicina il centrosinistra. Questa la sintesi di un ragionamento che denuncia la permanenza di Gentiloni come cavallo di troia dell'accordo possibile tra Berlusconi e Renzi e individua Renzi come il soggetto da battere per riaprire la strada al centrosinistra. Il centrosinistra è l'unica prospettiva per la sinistra. Mentre il populismo dei cinquestelle è il nemico. Pisapia aveva ragione nel capire il valore del centrosinistra ma torto nel non capire che va battuto Renzi. Liberi e Uguali sono il soggetto che può consentire la liberazione da Renzi per rifare il centrosinistra. Come sempre trovo i ragionamenti di Asor Rosa costruzioni di un politicismo sincero e disarmante insieme. Una serie di affermazioni apodittiche che prescindono da ogni rapporto con la realtà. Fare una campagna elettorale, ma ancora di più fare politica non per rispondere al malessere drammatico del Paese e dell'Europa ma per sconfiggere Renzi, Berlusconii e i cinquestestelle e riproporre il centrosinistra significa perdere le elezioni. Non solo numericamente ma proprio nel modo di starci dentro. Anche il moto di repulsione verso Renzi che pure c'è se ricondotto a riesumare il centrosinistra si spegne. Ma d'altronde questo è il cuore del ragionamento di Asor Rosa ( e non solo suo ). La sola prospettiva della sinistra è il centrosinistra. Così come un tempo fu il compromesso storico. Il compromesso storico non si realizzò ma mino' profondamente il Pci fino a quando Berlinguer provò a svoltare. Il centrosinistra invece si è realizzato. Per 25 anni. Ha portato alla devastazione della sinistra. Ha condotto dal Pds al Pd. Ha prodotto Renzi che non è un accidente ma il figlio di questa storia. Soprattutto ha prodotto la sofferenza sociale italiana ed europea che alimenta quelli che per Asor Rosa sono gli incubi populisti. Perché dunque il destino della sinistra sarebbe il centrosinistra? Probabilmente per ciò che spesso dice D'Alema e cioè che ci sarebbe una tendenza a destra delle masse. Lo si diceva anche al tempo del compromesso storico. Io penso che questa lettura non solo sia sbagliata ma realizza una permanente separazione tra la politica e le masse stesse con una politica che si pensa migliore quando invece è ormai diventata peggiore. Da Corbyn a Iglesias a tutte le sinistre europee alternative allo sfacelo del politicismo del socialismo europeo c'è lo sforzo di una ricongiunzione tra politica, sinistra e masse in nome di una prospettiva alternativa proprio al centrosinistra, autonoma e libera. Ora a me non interessa una polemica elettorale. Per altro le mie scelte sono altre e per Potere al Popolo. Ma mi angoscia un politicismo che fa male a tutti.

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