Pensare oltre.
di Roberto Musacchio
Io sono nato politicamente col Manifesto e poi col Pdup. Quindi sono molto affezionato a Castellina e mantengo una grande stima anche nei momenti in cui la penso diverso da lei. Mi è capitato ora di leggere un suo articolo in cui sostiene la sua tesi sulla situazione politica e le elezioni. Che non è la mia, ma questo poco importa. C'è però un pezzetto che mi spinge a scrivere questa notarella. Pezzetto in cui più o meno dice che Rifondazione Comunista sceglierebbe (alle elezioni)una sorta di protesta sterile lontana dalla cultura politica comunista cui dice di richiamarsi. Ho citato a memoria. Ora, alle elezioni si presenta Potere al Popolo e saranno loro a parlare. Io non sono iscritto al Prc e dunque non parlo neanche per loro. Perché allora scrivo queste righe? Perché mi ricordano più o meno le cose dette ai tempi in cui Castellina uscì dal Prc in dissenso dalle scelte contro il governo Dini mentre io rimasi essendo invece d'accordo con Bertinotti. Non fu facile per me. Ma poi ho vissuto una stagione durissima ma anche straordinaria sia pure culminata con una sconfitta. Che io penso si dovuta ad errori (ma assai diversi da quelli che indica Castellina) ma soprattutto maturata nello scontro. Ma quella è stata la stagione in cui con il Prc ho vissuto le esperienze che vanno da Seattle a Genova e contemporaneamente ingaggiato uno scontro durissimo su dove dovesse andare questo Paese e l'Europa, costruito il Partito della sinistra europea. Tutto ciò con una "cassetta degli attrezzi" diversa da quella che sintitizzerei con l'aggettivo "togliattiana ma senza Togliatti". E si perché l'Italia senza il Pci, in un mondo senza l'URSS, era una cosa del tutto diversa. Per altro dal Manifesto avevo imparato proprio a pensare oltre. Ma pensare oltre significa per me rivedere categorie come quelle del rapporto tra politica, movimenti, governo, unità ecc. D'altronde era ciò che insegnava Gramsci. Farlo nel vivo dello scontro è stato durissimo ma formativo. Una formazione che mi ha portato a non inseguire i socialisti europei nella loro dissoluzione ma a fare in Italia L'Altra Europa con Tsipras. E ora mi porta a cercare la sinistra che non c'è. Mi dispiace che con Castellina ci separammo ai tempi di Dini. Avremmo vissuto molte più cose insieme e forse saremmo tutti diversi.

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