PERUGIA – La notizia dell’accordo raggiunto dalla Regione con Rfi per l’istituzione di un collegamento veloce fra Perugia e Milano tramite il treno Frecciarossa senz’altro salutata con estremo favore poiché rappresenta un primo mezzo per rompere l’isolamento ferroviario a cui è da sempre condannata l’Umbria, regione che – non va dimenticato – seppure collocata al centro del Paese, soffre anche dal punto di vista delle infrastrutture autostradali che la lambiscono assai marginalmente”. A dirlo è Stefano Vinti, esponente di Sinistra Italiana, che considera comunque questa conquista solo un primo traguardo al quale se ne dovranno aggiungere altri ugualmente significativi.

“La scelta di iniziare questa riscossa umbra partendo dal capoluogo regionale - considera ancora Vinti – ci pare si giustifichi pienamente con il fatto che, come ha fatto giustamente notare la presidente Marini, Perugia è collocata al centro di un’area vasta che con Assisi ed il Lago Trasimeno è interessata da un flusso turistico consistente pari a circa il 70% dell’intero movimento umbro e che a ciò si aggiunge la presenza di centri di studio che richiamano anch’essi consistenti volumi di presenze da fuori regione”.

“Del resto – conclude Vinti – da qualche parte si doveva pure iniziare per provare a recuperare gli storici ritardi della nostra regione sul piano dei collegamenti ferroviari, riguardo ai quali non va comunque trascurato quanto si sta facendo per l’ammodernamento della ex Fcu che, una volta ultimato, ci attendiamo possa migliorare sensibilmente la situazione trasportistica via ferro fra Perugia ed una fascia vasta del territorio umbro che va dall’Alto Tevere a Terni. Sullo stesso piano va anche considerato l’annunciato ripristino della fermata del Frecciabianca a Spoleto, al servizio di un’area altrettanto importante sul versante est dell’Umbria, sede di eventi culturali di grande spessore e richiamo provenienti da fuori regione”. 

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