PERUGIA - Rallentamenti, ritardi, preoccupanti derive personalistiche e localistiche: i sindacati lanciano l'ennesimo allarme sulla holding regionale dei trasporti, creatura che fatica ancora, dopo anni di gestazione, a vedere la luce. Stamattina, nel corso di una conferenza stampa tenuta presso la Cgil di Perugia, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt Trasporti dell'Umbria hanno fatto il punto su una situazione che definiscono “non più tollerabile”.
Dopo un minuto di silenzio tributato alle vittime del terremoto abruzzese, i segretari generali Ulisse Mazzoli (Filt), Bruno Mancinelli (Fit) e Alessandro Emili (Uilt) hanno spiegato le ragioni della forte preoccupazione dei sindacati: “Da dieci anni insistiamo sulla necessità di arrivare ad un'azienda unica della mobilità – hanno spiegato i sindacalisti – che è qualcosa di più della holding di cui si sta oggi discutendo. Questo perché, come abbiamo detto e ripetuto in mille occasioni, l'Umbria è una regione piccola in cui 4 aziende pubbliche e oltre 10 private sono troppe e in cui le battaglie tra territori e tra settori sono deleterie”.
Proprio per questo, Cgil, Cisl e Uil hanno accolto positivamente il primo passo compiuto con la definizione della Holding regionale, sottolineando che l'integrazione non si rende necessaria per abbassare ulteriormente i costi, specie quelli del lavoro (che in Umbria sono tra i più bassi d'Italia), ma per migliorare la qualità dei servizi e favorire la competitività in vista delle prossime gare europee.
“Ora però - denunciano ancora Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt Trasporti – dobbiamo registrare atteggiamenti intollerabili da parte di alcuni amministratori delle aziende del trasporto pubblico locale che si comportano più da padroni che da rappresentanti di aziende pubbliche, investiti dalla politica”. I sindacati, senza mezze misure, parlano di “lotte per le poltrone” che “prevalgono sull'interesse generale” e che rischiano di far slittare i tempi di attuazione della Holding. “Al contrario – hanno sottolineato i rappresentanti dei lavoratori – è fondamentale che entro il 20 aprile, ultima data utile prima delle elezioni, si adottino le delibere di attuazioni degli accordi già presi per la costituzione della Holding”.
Altro messaggio che i sindacati indirizzano alle istituzioni è quello di non mettere mano alla riorganizzazione del lavoro prima della discussione del nuovo piano industriale, che dovrà essere “contrattato con i sindacati”.
“Nessuno dei 1308 addetti umbri del trasporto locale su ferro e gomma interessati dalla riorganizzazione dovrà essere escluso da questo percorso - hanno avvertito ancora i sindacati – e a tutti i futuri lavoratori della holding dovrà essere necessariamente applicato un contratto unico, che comprenda tutto il ciclo lavorativo dei trasporti”.
A conclusione della conferenza stampa le tre sigle, esprimendo tutta la loro solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, hanno ricordato l'apertura di un conto corrente bancario (numero 12.000 intestato “Cgil-Cisl-Uil terremoto Abruzzo 2009” presso Ugf banca filiale 157 Roma, Iban IT23W0312705011CC1570012000) sul quale fare confluire la raccolta, che costituirà un fondo da utilizzare per affrontare i drammatici problemi relativi alla ricostruzione post terremoto.
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