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di Stefano Vinti, segretario Prc Umbria Rifondazione comunista dell'Umbria esprime piena soddisfazione per l'accordo sul programma raggiunto ieri da tutte le forze del centrosinistra umbro. Fin dall'inizio il Prc umbro si è mosso perché la coalizione si caratterizzasse per un forte profilo innovativo in merito ai programmi e visto il gravissimo sconquasso economico dal quale l'Umbria non è certo immune. La nostra linea, che puntava prima ad una definizione dei programmi e di una coalizione e solo dopo dei candidati si è rivelata giusta. Una coalizione senza “cavalli di Troia” come poteva essere l'inserimento dell'Unione di Centro. I risultati che Rifondazione porta a casa sono molteplici e vanno da misure vere per combattere la crisi economica e sociale, da un nuovo ruolo degli enti locali dentro il quadro del federalismo, da rinnovate politiche sui beni comuni e dalla salvaguardia della pubblicità dei servizi locali fino alla ripubblicizzazione del ciclo delle acque. Tutto ciò senza dimenticare la nuova idea di partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica fino al ripristino di un'etica pubblica e di stili di vita rigorosi da parte degli amministratori. Questi ed altri concetti fanno parte dell'accordo che rilancia la coalizione di centrosinistra. Rifondazione comunista dell'Umbria rivendica quindi il merito di aver puntato prima sui contenuti e sui punti del programma, parlando solo dopo di uomini e caselle da riempire. Tutto ciò al fine di dare vita ad una coalizione coerente con la storia dell'Umbria. Da qui si può ripartire per il governo della regione. Come è ovvio, questo accordo programmatico può essere declinato a seconda delle varie specificità sulle realtà locali della regione. Fase in cui Rifondazione comunista non farà certo mancare il proprio contenuto. Condividi