di Stefano Vinti.

Il Fiscal Compact è un trattato intergovernativo sulla stabilità, il coordinamento e il governo nell'Unione Economica e Monetaria.E' un trattato voluto dai principali Stati europei con l'intento,ufficiale,di aumentare l'integrazione della politica fiscale.Fatta eccezione per la GB,la Croazia e la Repubblica Ceca gli altri 25 Stati lo hanno sottoscritto.Esso inasprisce i criteri di convergenza stabiliti dal Trattato di Maastricht.Ogni Paese,dopo la ratifica,ha dovuto introdurre la regola che impone il PAREGGIO di BILANCIO nella legislazione nazionale,come condizione per poter ottenere eventuali prestiti da parte del Meccanismo Europeo di Stabilità.Inoltre, i Paesi aderenti si sono impegnati a portare il DEBITO al 60% del PIL ENTRO 20 ANNI.Si calcola che alle condizioni attuali, l'Italia dovrà ridurre il debito di 45/50 miliardi l'anno,mantenendo il pareggio di bilancio.Come? Facile,con nuove tasse e con le privatizzazioni dei beni pubblici,dei servizi e riducendo i diritti sociali.L'Italia,in preda ad un eccesso di zelo e di servilismo idiota e autolesionista,è stato il primo Paese a introdurre in Costituzione il Pareggio di Bilancio.Opera compiuta dal governo Monti e dai partiti che lo hanno sostenuto.Mentre sul piano teorico si sono dichiarate assurdamente incostituzionali le politiche kenysiane,sul piano pratico si è ottenuto lo scopo di imbrigliare la Corte Costituzionale,quando ad essa si rivolgano,in cerca di giustizia economica,cittadini privati dal governo di un qualche loro diritto acquisito,come una onesta e sudata pensione.

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