Casa Pound/ Pd: “Risposta intollerante e razzista ai problemi delle periferie”
PERUGIA - “Le difficoltà delle nostre periferie sono tante e sono grandi e vanno affrontate con progetti dal respiro lungo che parlino di socialità, di comunità, di accoglienza, inclusione e solidarietà. Anche a Ponte San Giovanni, dove è da sostenere e valorizzare, tra l’altro, il percorso già intrapreso dalle associazioni locali per lo sviluppo complessivo del territorio”. Così, in una nota, il Pd di Perugia, che sottolinea la forte preoccupazione per l'eventualità che Casa Pound manifesti sabato per le strade del quartiere in concomitanza de “I mercatini dell'Istituto comprensivo Perugia 12”, evento che prevede la partecipazione di moltissimi bambini e ragazzi dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di primo grado con le relative famiglie.
“C'è un'onda nera che sale, fatta di intolleranza, di razzismo, di allarmanti rigurgiti neofascisti e neonazisti che non possiamo sottovalutare – si legge in una nota dei Dem cittadini – e autorizzare un presidio che si richiama a slogan che inneggiano la violenza, l'intolleranza, quando non la xenofobia, è quanto di più inopportuno, visti i tempi. I fatti di Como e quanto accaduto alla sede de La Repubblica dovrebbero rappresentare un monito”.
“Almeno stavolta - sottolinea il Pd - sarebbe il caso che Andrea Romizi, sindaco di una città democratica che ha nella propria storia i valori della non-violenza e dell'antifascismo, prenda una posizione chiara, mobilitandosi innanzitutto perché non si dia visibilità a tentativi di contaminare il dibattito pubblico con temi pericolosi, quindi per mettere in campo progetti all'altezza dei problemi che vive il quartiere di Ponte San Giovanni, non diversi da quelli di altre periferie italiane ed europee. Fino ad oggi l'amministrazione si è, di fatto, limitata a tagliare qualche nastro senza portarne i meriti”.
“Non servono muri né ‘guerre tra poveri’, ma neanche indifferenza o equivoca equidistanza: faremo di tutto – annunciano i Dem – per mettere al centro le ragioni della tolleranza, del rispetto reciproco, del ripudio di ogni violenza, verbale o fisica, contro ogni forma di odio e di prevaricazione; per affermare i principi costituzionali della civile convivenza che da sempre caratterizzano la nostra città, contro il vaniloquio di chi vorrebbe riaprire una stagione che vogliamo considerare chiusa”.

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